Bagnini in postazione. Anche ai Lidi di Comacchio sabato riparte il servizio di salvataggio
Via alla stagione balneare 2025, non senza polemiche e pareri discordi sul decreto Salvini che ha uniformato l’attività a livello nazionale
Lidi Bagnini di salvataggio in postazione da sabato 17 maggio sino al 21 settembre. La stagione balneare 2025 parte non senza strascichi di polemiche e pareri discordi, dopo il decreto con cui il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini, per “colmare un vuoto normativo”, ovviando all’adozione di “disposizioni disomogenee da parte di Regioni ed enti locali”, ha uniformato, su tutti e quattro i mari, il periodo di vigenza del servizio di salvamento.
«Il provvedimento di Salvini ha fatto chiarezza rispetto a una serie di dubbi interpretativi emersi già nella passata stagione – spiega Luana Guietti, dirigente della Cesb, cooperativa esercenti balneari dei Lidi Estensi e Spina –; si era pure arrivati a ipotizzare l’attivazione di un servizio di ronde di salvataggio in bassa stagione, dopo che la Capitaneria di Porto di Ravenna, già dallo scorso anno, aveva previsto la presenza del bagnino in concomitanza con l’apertura degli stabilimenti balneari». Paradossalmente si sarebbe corso il rischio di pagare lautamente un servizio di salvataggio fuori stagione e come tale non necessario. «Con il decreto di Salvini – aggiunge Guietti, che è anche segretaria nazionale del sindacato DonnedaMare –, viene meno la discrezionalità che sino al 2024 aveva consentito a ciascuna Regione di normare il periodo di inizio e fine della stagione balneare».
A prescindere dalle condizioni atmosferiche, da sabato i bagnini torneranno a presidiare le spiagge di tutta Italia, chi in postazione sotto l’ombrellone, chi dalla sommità della torretta di avvistamento (ai Lidi Estensi e Spina ne sono presenti 8). Per quest’anno, l’emendamento al decreto Milleproroghe proposto e ottenuto dal senatore Alberto Balboni (Fratelli d’Italia), consentirà anche ai bagnini di 16 e 17 anni con brevetto, di presidiare lo spazio acqueo assegnato sul tradizionale moscone. «I nostri bagnini sono una ventina, ai quali si sommano i jolly – conclude Luana Guietti -, assunti dalla società Alto Adriatiko diretta da Federico Ferro e dal suo braccio destro Francesco Corradi. Sono una delle nostre eccellenze». Negli altri Lidi, da Porto Garibaldi al Lido Volano, entreranno in azione, invece, i bagnini del Cus Salvataggio, la società comacchiese, diretta da Alex Bellotti e dal suo braccio destro Cesare Scarpa.
L’uniformazione del periodo in cui dovrà essere garantito il servizio di salvataggio lungo tutte le spiagge italiane viene colta non altrettanto positivamente da Luca Callegarini, in qualità di presidente della cooperativa degli stabilimenti balneari del Lido Volano. «Ci sono peculiarità che divergono da Regione a Regione – afferma Callegarini –; bisogna riconoscere che il nostro clima è diverso rispetto a quello delle spiagge pugliesi o siciliane. Questo nuovo decreto è anacronistico. Andava bene come si agiva prima: le Regioni determinavano autonomamente il periodo di apertura e chiusura del servizio di salvataggio. Fino allo scorso anno da noi si partiva nell’ultimo week end di maggio e si chiudeva nel secondo fine settimana di settembre».
Sono state aggiunte, così due settimane, rispettivamente all’inizio e alla fine della stagione balneare, benché si tratti di periodi scanditi notoriamente da clima e temperature dell’acqua non particolarmente confortevoli. Ai fattori climatico e meteomarino si aggiunge un’altra variabile, non irrilevante, perché «le famiglie o i nonni con bambini – prosegue Callegarini – arrivano solo dopo la chiusura delle scuole. Da noi non c’è in questo periodo un afflusso turistico, che possa giustificare ora, l’attivazione del servizio di salvataggio. Per non parlare del problema legato al reperimento di personale. I minorenni, che con la proroga di quest’anno possono lavorare, tuttavia, entreranno in servizio solo da metà giugno in poi».
Per tamponare, tra metà maggio e metà giugno, alla carenza di bagnini, scenderanno in pista, anzi in spiaggia, con la divisa rossa di salvataggio, i titolari dei bagni in persona, naturalmente quelli in possesso di brevetto (tra cui Nicola Bocchimpani, titolare del bagno Pomposa del Lido Pomposa, nonché presidente di Asbalneari e Gianni Nonnato, titolare dello Chalet del mare al Lido Nazioni, nonché presidente del Consorzio del Lido Nazioni).
Mosconi e postazioni sono ormai pronti e anche Cesare Scarpa, coordinatore del Cus Salvataggio, scenderà in postazione, fino all’arrivo delle giovani leve, gli studenti che prenderanno servizio al termine dell’anno scolastico. Come lo scorso anno, sarà osservata la pausa “scaglionata”, con un turno di riposo dalle 12.30 alle 13.30 e un secondo turno dalle 13.30 alle 14.30, in modo tale da non sguarnire mai il presidio della spiaggia. Il salvataggio sarà, quindi, garantito ininterrottamente dalle 9.30 alle 18.30, tutti i giorni della settimana.
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