Il servizio
Numero unico per le emergenze: da Ferrara oltre 4.000 chiamate
Stefano Balboni
Le centrali operative sono situate a Parma e Bologna. L’ 1-1-2 è in attività costante dal 4 marzo
3 MINUTI DI LETTURA
Ferrara È partita dallo scorso 4 marzo la piena operatività nella nostra provincia del numero unico per le e
mergenze 1-1-2 . Il tutto parte da una direttiva europea che ha lo scopo di uniformare in ogni paese il numero telefonico al quale il cittadino può affidarsi per richiedere interventi urgenti di tipo sanitario, delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco oppure segnalare emergenze in mare aperto. In Italia sono state quindi create delle centrali uniche di risposta (le cosiddette Cur), per assolvere a tale compito. Un sistema che in ambito regionale viene assolto tra le mura delle centrali situate a Bologna e a Parma, in grado di filtrare le chiamate provenienti da tutto il territorio regionale. All’interno della centrale felsinea vengono centralizzate dallo scorso 4 marzo le oltre 4.000 richieste provenienti dal territorio della provincia di Ferrara le quali vengono filtrate nel giro di pochi secondi alle centrali di pertinenza, a seconda delle necessità. «Attraverso le moderne tecnologie gli operatori sono in grado di localizzare in una decina di secondi il luogo della chiamata, confrontandoli con quanto affermato dall’utente in modo da evitare eventuali imprecisioni» fa sapere Matteo Bartolomei, direttore della Cur di Bologna. «È indispensabile capire il bisogno dell’utente e quale è l’ente competente al quale inoltrare la richiesta di intervento» riprende Bartolomei, sottolineando che «vi è una interazione continua tra tutte le istituzioni coinvolte, le quali sono informate istantaneamente attraverso apposito sistema informatico in dotazione alla centrale». Quarantacinque gli operatori appositamente formati e attivi nella centrale di Bologna i quali ruotano su tre turni nelle 24 ore, garantendo la presenza di dieci operatori nella fascia oraria diurna e sei in quella notturna. Stessi numeri per la Cur di Parma. Rapidissimi i tempi di risposta di circa 3,7 secondi di media, mentre in caso di caduta della linea telefonica durante la conversazione, l’utente viene prontamente ricontattato dall’operatore attraverso un numero di rete fissa, aspetto che genere dubbi circa la provenienza della chiamata. «Le centrali uniche di risposta di Bologna e Parma sono tecnologicamente omogenee e dotate dello stesso applicativo informatico, quindi completamente integrate tra loro e interoperative» spiega Donatella Del Giudice ingegnere responsabile unità operativa nel centro unico tecnologico delle Cur e delle centrali operative 118 presenti sul territorio regionale. «In caso di iper afflusso di chiamate, è possibile collegare in remoto uno o più operatori presenti nella centrale di Parma a quella di Bologna o viceversa, in modo che possano ricevere e gestire le chiamate destinate all’altra centrale». Gli operatori dell’ 1-1-2 Nue possono inoltre avvalersi della collaborazione istantanea di interpreti per circa una trentina di idiomi in caso di chiamate provenienti da utenti con barriera linguistica. Il numero 1-1-2 è stato appositamente frazionato, al posto della dizione centododici, per non essere confuso con le centrali operative dei carabinieri e per essere meglio ricordato dai bambini.