«Perseguitato da Giorgia Meloni. La premier mi ha rubato il Dna»
Fiumi di email deliranti di un 51enne contro la presidente del Consiglio. Espulso dall’Inghilterra, ha il divieto di avvicinarsi a genitori e parenti
Ferrara La figlia di Giorgia Meloni? Procreata con un furto di Dna. È una delle tante affermazioni deliranti che un uomo di 51 anni scriveva in e-mail mandate un po’ ovunque, agli indirizzi dei giornali come a quelli delle istituzioni – il Governo, il cerimoniale di Stato addirittura – che avevano come oggetto la presidente del Consiglio dei ministri. E-mail nelle quali si definiva «perseguitato» dalla premier, alla quale attribuiva comportamenti completamente inventati, come quello, invero bizzarro, di lasciare gli escrementi del cane davanti a un job center frequentato dal 51enne nel Regno Unito. E dove veniva spesso insultata. In alcune di esse sosteneva che la piccola Ginevra, figlia di Meloni e del giornalista e conduttore televisivo Andrea Giambruno, fosse in realtà sua figlia, avuta dalla leader di Fratelli d’Italia tramite il furto del suo Dna.
Il caso è venuto fuori ieri mattina in tribunale, dove il 51enne ha sostenuto l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice delle indagini preliminari Andrea Migliorelli perché raggiunto dal provvedimento cautelare del divieto di avvicinamento ai genitori e ad alcuni familiari.
Una storia particolare la sua. Laureatosi in ingegneria, per 12 anni è stato residente in Inghilterra, dove aveva anche acquistato un monolocale e lavorava facendo il postino. Le cose a un certo punto hanno iniziato a scivolare, portandolo ad avere i primi guai con la giustizia. Sostenendo che i suoi vicini di casa, che gli abitavano sopra, lo molestassero continuamente camminando e saltando a tutte le ore del giorno, l’uomo aveva iniziato a divenire lui molesto nei loro confronti fino al punto di essere denunciato e anche arrestato. Rilasciato in attesa del processo, le cose sono continuate fino che le autorità inglesi non hanno attivato i protocolli per la sua espulsione. Dopo circa 6 mesi di detenzione, al 51enne sono state consegnate 1.500 sterline inglesi e, senza che potesse far ritorno nel suo monolocale per ritirare i propri effetti personali, è stato messo su un volo per l’Italia con l’intimazione a non fare più rientro nel Regno Unito.
Atterrato lo scorso 8 maggio in Italia, in aeroporto gli è stata notificata l’ordinanza del giudice che, dopo la denuncia per stalking arrivata dai genitori, gli vieta di avvicinarsi a esse e ad altri parenti che per molti mesi sono stati costantemente e pesantemente minacciati via e-mail dal 51enne, con anche la promessa di ucciderli una volta che sarebbe ritornato in Italia.
Ieri mattina, l’uomo ha raccontato un po’ la sua storia al giudice, dei suoi anni in Inghilterra, del suo vivere da “solitario”, mostrandosi anche consapevole di aver avuto un periodo di difficoltà psicologica – soprattutto dopo la perdita del lavoro in Inghilterra (era anche stato accusato da una collega per degli insulti, ha spiegato) – e di aver fatto uso di cannabinoidi per un certo periodo. Periodo nel quale aveva inviato quelle e-mail, per poi interrompere l’attività dall’aprile del 2024, senza più mandare missive deliranti o minacciose a nessuno.
Ora dovrà dimostrare di non essere davvero pericoloso e avrà una vita e una serenità da ricostruire in Italia.
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