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Il caso

Stangata su Voghiera Soccorso: l’Asl blocca appalto da 4 milioni

Andrea Mainardi

	Paolo Periari (Voghiera Soccorso)
Paolo Periari (Voghiera Soccorso)

Il presidente Periari: «Si rischiano ripercussioni per volontari e dipendenti»

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Ferrara Doccia fredda che potrebbe avere conseguenze tutt’altro che di poco conto per Voghiera Soccorso. L’associazione nata nel 2004 è una realtà ben radicata sul territorio sia in termini di mezzi che di volontari i quali, circa un centinaio, prestano servizio in svariati contesti come i trasferimenti intra-ospedalieri, trasporti privati anche per lunga percorrenza, servizi di assistenza durante manifestazioni sportive, concerti ed eventi ma soprattutto sulle ambulanze dei servizi di emergenza in convenzione con l’Ausl. Inoltre il centro di formazione Voghiera Soccorso organizza corsi di Medicina d’Emergenza diretti a Medici, ad Odontoiatri, ad Infermieri, ad altre figure Professionali Sanitarie (con accreditamento ECM per tutte le Professioni Sanitarie), ad Operatori Tecnici dell’Emergenza, ad Operatori Socio-Sanitari, a dipendenti incaricati D. Lgs. 81-08 ed ai "laici". Proprio sulla formazione e sul servizio convenzionato con l’azienda sanitaria locale vi sono nuvole nere all’orizzonte. A fine marzo la stessa Ausl ha pubblicato l’aggiudicazione di un corposo appalto da quattro milioni di euro per la gestione di servizi di emergenza proprio a Voghiera Soccorso. Indiscrezioni però parlano di problematiche inerenti alla formazione del personale, cosa che avrebbe portato ad un ripensamento per quanto riguarda l’affidamento del servizio. Pertanto in questi giorni l’Ausl valuterà la riassegnazione dell’appalto cosa che, se dovesse andare in porto, avrebbe conseguenze pesantissime sull’attività di Voghiera Soccorso. È il presidente dell’associazione Paolo Periari a fare il punto della situazione: «Al momento stiamo valutando tutta la documentazione relativa alle difformità riscontrate. Non ci sono certezze su quello che accadrà nei prossimi giorni, ribadisco che dobbiamo guardare con attenzione le carte. In oltre vent’anni di attività è la prima volta che accade ed abbiamo una settimana di tempo per presentare le nostre considerazioni tramite gli uffici preposti». Periari poi prosegue: «Indubbiamente oggi i bandi sono più complessi rispetto al passato, le gare d’appalto si svolgono in maniera differente e qui siamo tutti volontari. Nel caso le cose non dovessero andare per il verso giusto ci sarebbero conseguenze sulla nostra operatività anche perché il 70% di ciò che facciamo è in convenzione con Ausl. Si rischiano ripercussioni anche per i nostri circa venti dipendenti, di certo faremo tutto il possibile per continuare a garantire i nostri servizi facendo valere le nostre ragioni».