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Il caso

Ferrara, condannati quattro amministratori della pagina “Pinguini Estensi”

Daniele Oppo
Ferrara, condannati quattro amministratori della pagina “Pinguini Estensi”

Multa di 1.200 euro per i post su Ilaria Cucchi, la madre e Fabio Anselmo

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Ferrara La valenza è forse più morale che punitiva in sé. Almeno per chi ha portato a casa una “vittoria” in una battaglia lunga ormai diversi anni. Quattro tra amministratori e moderatori del gruppo Facebook “Pinguini Estensi”, nato nel 2019 in contrapposizione al movimento di centrosinistra delle “Sardine”, sono stati condannati ieri alla multa di 1.200 euro per la vicenda dei post diffamatori, una cinquantina quelli oggetto del processo, pubblicati nei confronti di Ilaria Cucchi, di sua madre Rita Calore, e dell’avvocato Fabio Anselmo. Post che non erano stati moderati o cancellati dopo le segnalazioni o, addirittura, secondo l’accusa fomentati.

Le condanne, con il rito abbreviato, sono arrivate Alberto Ferretti, Raffaella Breveglieri, Arianna Pocaterra e Stefano Giglioli. Assolto Stefano Mezzetti. Altri tre “colleghi” amministratori avevano chiuso i conti con delle scuse e un risarcimento. La procura aveva chiesto per tutti l’assoluzione, dopo che già aveva presentato delle richieste di archiviazione in sede d’indagine. A insistere per un processo e poi per le condanne è stata la sola parte civile, rappresentata dagli avvocati Silvia Galeone e Fabio Anselmo.

«Giustizia è stata fatta – commenta quest’ultimo, togliendosi anche qualche sassolino dalla scarpa – a mio avviso per merito della parte civile, perché la Procura diciamo che non è stata d’aiuto, avendo chiesto due otre volte l’archiviazione e poi l’assoluzione. Il mio pensiero va, in verità, a Rita Calore, alla quale è stato augurato il cancro in queste chat, come a Ilaria e alla famiglia Cucchi. Rita era davvero ammalata di cancro e oggi non c’è più. Credo sia una sentenza importante, i leoni da tastiera devono smetterla di sfogare le loro frustrazioni pensando di rimanere impuniti. Serve maggiore sensibilità anche della magistratura – afferma ancora l’avvocato –: queste violenze verbali sono spesso anticamera di altre violenze, fanno male e arrecano dolore».

Posizione nettamente diversa, quella della difesa, rappresentata dall’avvocato Denis Lovison. «Mezzetti è stato assolto e questo è positivo, poi aspettiamo le motivazioni, che arriveranno nel termine di 90 giorni, e leggeremo perché il giudice ha deciso in questa maniera. Siamo consapevoli che la mole di documentazione che gli è stata sottoposta è considerevole, ci può anche stare che non sia riuscito a fare una valutazione completa che prevedesse l’assoluzione. Sono più che convinto che il giudizio dovesse essere assolutorio. Poi faremo il nostro atto di appello. Che gli amministratori e i moderatori debbano assumere responsabilità penali per i contenuti altrui è una questione problematica, questa sentenza è un caso che potrebbe creare delle limitazioni alla libertà di espressione». 

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