Porto Viro, cadavere trovato in strada: è giallo
Bruno Sette, 70 anni, potrebbe essere stato ucciso. Ferite alla testa e tracce di sangue in cortile. Indagini in corso da parte dei carabinieri con l’investigativa e la scientifica
Porto Viro Un pensionato di 70 anni, Bruno Sette, è stato trovato morto ieri mattina a Porto Viro e potrebbe essere stato ucciso. L’uomo era riverso in una strada vicino alla sua casa. Dopo una prima ipotesi che portava a pensare a un incidente o a un investimento, l’individuazione di alcune ferite alla testa e il ritrovamento di alcune tracce di sangue all’interno del cortile della sua casa hanno portato i carabinieri a ipotizzare l’omicidio con simulazione di incidente. Sette, autotrasportatore in pensione, era separato dalla moglie che ora abita in Toscana, ma con lui vivevano due dei suoi tre figli, uno dei quali con alcuni vecchi precedenti.
Il fatto
Morto, supino, nel vialetto secondario della villa di via Turati, poco oltre il cancello, a Porto Viro. Con ferite alla testa. Tanto sangue intorno e sui vestiti. Queste le condizioni nelle quali, secondo i primi riscontri, è stato trovato dai soccorritori, all’alba di ieri Bruno Sette, 70 anni, “Buro” per gli amici, autotrasportatore in pensione, noto e benvoluto in città. Separato dalla moglie, che è residente in Toscana, tre figli, uno autotrasportatore, una titolare di una agenzia viaggia e uno pizzaiolo, quest’ultimo dal passato un po’“burrascoso”, noto alle forze dell’ordine. Il primo intervento, condotto dal personale del Suem 118, non ha potuto che constatare la morte dell’uomo. Quindi, l’intervento dei carabinieri. Prima il Radiomobile, quindi il nucleo operativo della compagnia di Adria, e il comandante della compagnia di Adria, il maggiore Manuel Sacchi, che fino a poco tempo fa era a Copparo, poi ancora il Nucleo investigativo di Rovigo, guidato dal tenente Abramo Longo. Una “escalation”, sino ad arrivare al gruppo di investigatori “per eccellenza” dell’Arma, che ben testimonia la gravità della situazione trovata nel corso del sopralluogo. Presente anche il comandante provinciale dei carabinieri, Edoardo Campora.
Le ferite sul capo della vittima fanno pensare a una morte violenta, dopo il primo sopralluogo della scientifica. A un omicidio, in altri termini. La cautela, tuttavia, in queste situazioni è d’obbligo e l’accaduto appare ancora tutto da ricostruire. Gli investigatori hanno anche acquisito i filmati delle telecamere di alcuni privati, rivolte sulla pubblica via, che potrebbero avere raccolto immagini utili alle indagini.