Serravalle, vandali devastano il tendone della Pro Loco. «Comunità indignata»
Sedie rotte e mobilio a soqquadro. Il sindaco: «Atti sempre da condannare ma quando il danneggiamento si accanisce sul patrimonio del volontariato allora vergogna e indecenza sono a livelli altissimi»
Serravalle Atti vandalici si sono consumati nella notte tra venerdì e ieri sotto il “tendone” della Pro Loco Serravalle Insieme, in piazzetta Donatori di Sangue, a Serravalle. Chi ha agito ha approfittato dell’assenza di persone per introdursi sotto la tenda e ha messo tutto a soqquadro e rotto alcune sedie. Un gesto ignobile contro una associazione che fa del volontariato la sua forza. Difficile dire ora se si tratta di una ragazzata, un dispetto o che altro, ma in ogni caso il gesto è bruttissimo, condannato con forza anche dal sindaco Daniela Simoni: «Gli atti di vandalismo sono sempre da condannare. Senza se e senza ma – dice Simoni –. Ma quando il danneggiamento colpisce e si accanisce sul patrimonio del volontariato, come in questo caso, allora l’infamia, la vergogna e l’indecenza sono a livelli altissimi. Davvero un gesto inqualificabile che offende l’intera comunità, soprattutto se pensiamo al sacrificio al lavoro all’abnegazione di coloro che mettono a disposizione il loro tempo per allietare e coinvolgere le nostre località».
Nata nel 2016 ma già operativa due anni prima, la Pro Loco ha dimostrato di avere grande capacità di aggregazione e portare al comune quello che mancava da tempo. In questi ultimi anni si è anche allargata, arrivando anche a Ro, con la gestione del Bicigrill nell’area golenale di via Dazio. Guidata dall’instancabile presidente Carlo Gori, non perde occasione per portare fuori dal territorio comunale la cultura e la tradizione locale. La tensostruttura devastata è quella che l’associazione usa abitualmente per fare le manifestazioni. Purtroppo non è la prima volta che riceve visite sgradite. Tempo fa, al termine di una delle tante iniziative annuali, i volontari avevano smontato il materiale usato e ordinatamente accatastato per poi essere spostato in sede adeguato ma qualcuno, purtroppo, ne ha approfittato. Un fatto che non ha scoraggiato Gori e compagni, prontamente al lavoro, superando brillantemente il fatto, come succederà anche in questo caso. «Ma la cosa fa male, un pugno al cuore – commenta il presidente – anche solo il gesto, perché di fatto non hanno rubato, mentre il danno apparente è sui mille euro. Mi dispiace, perché bisognerà risistemare tutto: qui mi affido ai pazienti e volenterosi volontari. Spero vivamente sia una ragazzata e dico a queste persone di venirci a trovare ed evitare certi atteggiamenti».