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Ambulanti via da Piazza Travaglio: «L’alternativa? Meglio stare a casa»

Andrea Mainardi
Ambulanti via da Piazza Travaglio: «L’alternativa? Meglio stare a casa»

Iniziati a Ferrara gli scavi per i lavori di riqualificazione della distesa. Bancarelle del mercato spostate ma il ricollocamento sul Baluardo San Lorenzo non convince e le presenze sono state pochissime

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Ferrara Anni di investimenti, sudore e sacrifici per costruirsi la propria clientela, ma un attimo per perderla. È questo il sentimento preponderante tra gli ambulanti del mercato di piazza Travaglio, che lunedì 26 maggio per la prima volta hanno dovuto fare i conti con i lavori preliminari per la riqualificazione della piazza.

Le lamentele dei commercianti riguardano soprattutto lo spostamento delle bancarelle sul parcheggio del Baluardo di San Lorenzo. Lunedì mattina gli espositori erano pochissimi in quella zona segno che per molti tanto vale non aprire nemmeno piuttosto che “sprecare” una giornata in una zona che ha un passaggio di clienti di molto inferiore alla piazza. Secondariamente anche l’organizzazione del Comune non è stata esente da critiche: nell’incontro di lunedì, dove sono stati definiti gli spostamenti, alcuni hanno appreso di poter effettivamente usufruire del normale posteggio mentre nelle settimane precedenti gli era stato detto il contrario. In generale in molti lamentano una mancanza di chiarezza anche in previsione della seconda parte del cantiere che si “mangerà” un’altra porzione di piazza Travaglio.

Hamza il cui banco è a pochi metri dai lavori dice: «Diciamo che c’è stata un po’ di confusione. Io sapevo di non poter aprire qui stamattina ma nella riunione mi hanno detto il contrario quindi per ora sto lavorando. Anche il mio collega qui vicino era nella stessa situazione ed ha dovuto richiamare in tutta fretta la propria dipendente. Altri li hanno spostati su Baluardo San Lorenzo ma non so in quanti siano venuti. Sarà anche da considerare il problema dei parcheggi. Questi lavori ridurranno i posti auto in un centro storico che già ne ha pochi».

Di fianco a lui c’è Giulia con la sua rivendita di tessili: «Ci avevano avvisato alcune settimane fa dei lavori e ho dovuto “rimpicciolire” il mio spazio, qualche cliente è rimasto sorpreso ed immaginavamo ci sarebbero stati alcuni disagi. La bancarella di fronte sarebbe dovuta andare su al parcheggio ma ha preferito di no».

Un altro “veterano” del tessile al mercato è Claudio: «Da quello che so sono in diciotto gli ambulanti che spostano di sopra ma, sono andato a vedere, e non c’è praticamente nessuno. C’è tutta una fila davanti che non è venuta ma non so il perché, manca secondo me anche un po’ di organizzazione. La scorsa settimana sono passati ad avvisare chi sarebbe dovuto andare su ma alcuni si sono “ristretti” e lavorano regolarmente nei soliti posti. Credo preferiscano così dato che al Baluardo la situazione è piuttosto “morta».

Riavvicinandosi alle file più vicine ai lavori, la preoccupazione è palpabile: «Sono passati lunedì scorso ad avvisare chi si sarebbe dovuto spostare, compresi quelli qui di fronte che non centravano nulla con l’attuale posizione dei lavori. Si creeranno problemi grossi, qui ci sono in ballo attività che hanno messo soldi ed impegno per crearsi un giro di clienti. Ci vuole però pochissimo a perderli. Lo spostarsi anche di dieci centimetri fa la differenza, figurarsi sopra dove non c’è nessuno ma anzi, in tanti hanno fatto investimenti per spostarsi proprio in piazza Travaglio per vedersi riportati al punto di partenza».

Esplorando il Baluardo di San Lorenzo, la situazione è effettivamente desolante. Pochi ambulanti e pochi clienti. Soprattutto non sembra esserci traccia di coloro che sono stati spostati nella nuova “location” da piazza Travaglio. Tra i pochi commercianti presenti, c’è sia sconforto che un po’ di speranza: «Come si può vedere qui non c’è quasi nessuno, ovviamente noi speriamo che alcuni commercianti decidano di salire e portare di conseguenza più passaggio di gente. Mi auguro ci mettano tutti assieme anche se, in generale, anche questo è un comparto in sofferenza con poco ricambio generazionale».

Anche il presidente provinciale di Anva (Associazione Nazionale Venditori Ambulanti) Giovanni Finotelli conferma che «gli spostamenti non giovano ad esercenti e clienti. Il rapporto con l’amministrazione comunale è sempre solido, tra un anno sarà però da valutare la “nuova” piazza Travaglio dato che non abbiamo nulla di definitivo. Il commercio online ci manda da anni in sofferenza, se vent’anni fa eravamo in 239 adesso siamo in 130. Confermo che l’ex Baluardo, sede originale del mercato, ha perso di attrattività».

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