Cerimonia di fine anno per la scuola di arabo di Ferrara
Consegnati i diplomi agli adulti che hanno finito il corso
Ferrara Festa di fine anno scolastico, ieri, alla scuola di arabo “Al Kalima” con la presenza dell’assessora alla Pubblica istruzione e Politiche giovanili Chiara Scaramagli e di Laura Lepore, coordinatrice dell’ufficio inclusione alunni stranieri del Comune di Ferrara. Al Kalima in arabo significa “la parola”, e richiama il valore della comunicazione come ponte fra mondi e culture.
«Questa è una scuola bellissima – ha esordito l’assessora – perché oltre alla lingua araba e allo studio della sua cultura crea un ponte con quella italiana promuovendo così inclusione e integrazione che aiutano la frequenza nelle nostre scuole italiane. I bambini che sono nati e crescono qui da noi è giusto che conoscano le loro origini ma anche che rappresentino la nostra identità. Vedere oggi tante famiglie riunite in una domenica di festa e socialità è davvero molto bello».
Il direttore della scuola Al Kalima Noureddine Haddouch che ha condotto la mattinata, dopo aver ringraziato l’assessora ha coinvolto anche Laura Lepore in un saluto con cui ha espresso la sua partecipazione a questa che ha definito «un’esperienza positiva e in continua crescita», diventata importante sia per i bambini sia per gli adulti che con diverse motivazioni hanno deciso di frequentarla, così da consentire ai più piccoli di poter comunicare con i loro parenti lontani, e ai grandi di non dimenticare la propria lingua o di utilizzarla magari per lavoro.
Si è passati poi alla consegna degli attestati iniziando dai 22 adulti che hanno terminato il corso, chiamati a sottolineare il momento con un canto arabo che dice che il proprio paese è bello, che sentono di amarlo e desiderano tanto di tornarci un giorno. Una sorta di Romagna mia a dimostrazione che tutto il mondo è paese.
È stata poi la volta dei più piccoli, in tutto una cinquantina, che hanno cantato, eseguito brevi rappresentazioni ispirate alla cultura araba preparate durante l’anno, e recitato poesie tra cui una dedicata alla mamma che ha commosso tutti.
«Le richieste di iscrizione – ha dichiarato la presidente Arianna Salmi – sono aumentate e per rispondere a queste domande abbiamo attivato nuove classi; un segnale importante che conferma il desiderio diffuso di apprendere l’arabo anche da parte di chi per motivi personali vuole avvicinarsi a questa lingua e cultura. Noi infine collaboriamo con l’Università di Ferrara, Bologna, Ca’ Foscari di Venezia e Ciels di Bologna e Padova, accogliendo tirocinanti che affiancano i docenti di madre lingua e arricchiscono il nostro progetto».
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