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Copparo, l’autostazione «vince il festival del degrado»

Davide Bonesi
Copparo, l’autostazione «vince il festival del degrado»

È attiva ma con sala chiusa, panchine assenti e marciapiede dissestato

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Copparo Senza andare troppo indietro negli anni nell’autostazione di Copparo c’erano il bar, i servizi igienici e tanti ragazzi urlanti che arrivavano o partivano con le corriere per andare a scuola, chi proprio a Copparo e chi a Ferrara. Da lì in un attimo si arriva alle scuole medie "Govoni" e per tanto tempo c’erano file di studenti che partivano a piedi per raggiungere l’istituto superiore copparese, che comprendeva Ragioneria e il biennio dell’Itis. In tempi più recenti l’autostazione balzava alla cronaca per le numerose biciclette rubate, ma anche questo tutto sommato era un segnale di vita. Ora, invece, è tutto chiuso, il bar da diverso tempo, la sala d’aspetto per evitare il freddo da meno, così come mancano anche i servizi igienici, panchine per l’attesa delle corriere, perfino un tendone o altro per ripararsi dalla pioggia.
«Un festival del degrado - ci dice un cittadino copparese con lungo passato in politica -. Se esistesse un festival del degrado e del disservizio l’autostazione di Copparo sarebbe a pieno diritto la principale candidata al primo posto. Di fronte a un’ipotetica giuria, infatti, potrebbe vantare le seguenti perle di degrado: non ci sono servizi igenici per cui se durante l’attesa qualche malcapitato dovesse avere una necessità urgente, non essendoci neppure alberi per i maschietti, come unica alternativa ha un bar poco distante, con allegata consumazione e con rischio di perdere la corriera; la sala d’aspetto è sempre chiusa (con tanto di cartello con la scritta "Cessata attività", ndr); non vi è alcuna panchina all’esterno per potersi sedere, e se vi è in attesa qualche anziano o semplicemente qualcuno con problemi motori?; sempre all’esterno non vi è alcuna protezione contro le intemperie, per cui bisogna sempre sperare nella clemenza di Giove Pluvio e del solleone. Se questi titoli di merito non fossero sufficienti, si può contare anche sull’unico marciapiede per i passeggeri pieno di buchi e dissestato nonché l’erba alta che contorna tutta l’area dell’autostazione. Poi, non c’è biglietteria, anche automatica. E tutto l’edificio che ospita l’autostazione (la storica stazione ferroviaria) è visibilmente bisognoso di un copioso restauro».
L’autostazione è in comproprietà fra Demanio e Tper con quest’ultima che comunque usufruisce dell’area. «Questo serve alle competenti autorità responsabili, Tper, Demanio ma anche l’amministrazione comunale per uno scaricabarile che ha portato a questa vergognosa situazione». Da Tper sulla questione ci è stato risposto che «Sono in corso contatti tra Agenzia di mobilità, Comune di Copparo, Agenzia del Demanio e Tper per trovare una soluzione relativa alla riapertura dell’immobile, da tempo chiuso».