A Ferrara era mafia nigeriana
La Corte di Cassazione si è pronunciata rigettando i ricorsi presentati da 13 imputati. Confermate le condanne "ribassate" dalla Corte d’appello, esclusa la transnazionalità
Ferrara È la parola fine, dal punto vista giudiziario almeno, sulla mafia nigeriana a Ferrara. La Corte di Cassazione ha rigettato i ricorsi presentati dalle difese e reso definitive le tredici condanne per gli altrettanti imputati appartenenti al "cult" Vikings/Arobaga, divenuto il clan dominante a Ferrara e che aveva il predominio dello spaccio in zona Gad. La Corte ha però annullato l’applicazione dell’aggravante della transnazionalità dell’organizzazione mafiosa. Diventa dunque definitivo anche dal punto di vista giuridico il carattere mafioso dell’associazione, in grado di esercitare controllo sul territorio e di farlo adoperando la violenza, assoggettando prevalentemente i connazionali anche con riti di iniziazione e l’uso di codici, adoperando il potere dell’intimidazione e imponendo l’omertà. La decisione è arrivata nel primo pomeriggio ieri dopo la discussione delle parti. Il procuratore generale e il Comune di Ferrara - parte civile, assistito dall’avvocato Giacomo Forlani - avevano concluso per il rigetto dei ricorsi.Così è andata, anche se la Cassazione ha annullato l’applicazione dell’aggravante della transnazionalità. Non è del tutto chiaro se vi sarà o meno una rideterminazione delle pene, il dispositivo verrà pubblicato solo oggi, mentre le motivazioni entro 90 giorni.
Confermata, in ogni caso, la condanna a Emmanuel Okenwa, considerato il vertice del clan Vikings/Arobaga a Ferrara, nonché uno dei componenti più importanti a livello nazionale del sodalizio criminale che aveva sede centrale a Torino, dedito soprattutto al traffico di droga, ma attivo anche nella gestione della prostituzione. Okenwa, noto anche come Dj Boogye aveva visto la propria pena ridursi dai 22 anni del primo grado ai 13 anni, 3 mesi e 20 giorni della Corte d’appello. Emmanuel Albert, altro componente di spicco ad aver fatto ricorso per Cassazione, era stato condannato a 20 anni, ridotti in appello a 12 anni, 3 mesi e 20 giorni. Condanne confermate anche per altri componenti noti a Ferrara da molto tempo ormai: Junior Musa, Felix Tuesday, Henry Arehobor (detto Threeman), Igbinosa Irabor e Glory Egbogun (detto Omomo) e Luky Odianose Anthony (Ubeba), soggetti di medio livello e soprattutto autori dell’agguato con machete in via Olimpia Morata ai danni di uno dei capi del clan divenuto rivale - Stephen Oboh degli Eiye - che di fatto ha dato avvio all’indagine "Signal" della Squadra mobile, della Procura estense e poi dell’Antimafia di Bologna e Torino sulla presenza di un’organizzazione criminale con caratteristiche mafiose a Ferrara. Condanne confermate anche per Shaka Abubakar, Kinglsy Okoase, Stanley Onuoha, Gbidy Trinity e Godspower Okoduwa. Jacob Chedjou, Igene Joel e per Jonah Omon erano invece stati assolti in appello. Altri cinque imputati giudicati con il rito abbreviato erano stati condannati in via definitiva nel 2023.