Ferrara, uomo lanciato sui binari. «È morto...» e la Polizia interviene
Il video finisce in rete e diventa virale: identificati i protagonisti e la persona colpita è “solo” ferita
Ferrara La Polizia di Stato ha identificato due cittadini stranieri che nella giornata di lunedì hanno avuto una lite con una terza persona. La notizia ha assunto rilevanza perché le immagini di questa lite, con colpi presi in realtà da una sola persona, hanno circolato per l’intera giornata di ieri in chat Telegram, attraverso un video postato da un indirizzo che in rete è noto per raccogliere visualizzazioni attraverso immagini piuttosto crude.
Il video in questione, di appena sei secondi, mostra un zoomata su due persone, una delle quali vestita con una maglietta particolarmente riconoscibile, che in un ambiente con copertura di cemento e pilastri, stanno in piedi a fianco di quello che sembra un corpo riverso sull’asfalto. Mentre uno di loro si allontana, l’altro sferra un calcio al corpo, poi lo afferra con due mani per la cintura e lo lancia giù da un gradone di oltre un metro, come se non avesse peso. Si sente un commento in sottofondo, «è morto», cosa poi risultata fortunatamente non vera. Chi lo ha postato scrive che la scena era ripresa a Ferrara, anche se l’ambiente è difficilmente riconoscibile: il colore del cielo fa pensare ad un’alba.
La Questura fa riferimento a queste immagini, quando parla di personale dell’Upgsp (Soccorso e sicurezza pubblica, ndr) che si è attivato «in relazione ad un video apparso in rete», con immediate indagini. Gli agenti analizzando il video sono riusciti a collocare l’episodio all’interno dello scalo merci della stazione ferroviaria e, sul posto, acquisire le testimonianze che hanno consentito di rintracciare le tre persone coinvolte, tutte con precedenti di polizia. La caduta sui binari, ha appurato la Polizia, ha causato alla vittima lesioni per le quali si attende l’eventuale proposizione di querela. Risulta peraltro che i tre, due di nazionalità rumena e un italiano, appunto la vittima, si conoscano. La Divisione Polizia anticrimine della Questura «sta valutando l’adozione di ulteriori misure di prevenzione a carico dei tre soggetti».
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