Gallo, elementari senza la futura “terza”: tra i genitori cresce lo sconforto
L’altra sera famiglie riunite con il gruppo di opposizione
Gallo Scoppia il "caso scuola" e Gallo si ritrova alle prese con diverse famiglie a dir poco irritate per quanto sta accadendo. I fatti. L’altra sera nella saletta comunale si è svolto un affollato incontro tra i genitori degli alunni della seconda classe (futura terza) della scuola primaria "Benfenati" e i consiglieri comunali di opposizione. Al centro del confronto, la decisione di chiudere la futura classe terza e trasferire gli studenti a Poggio Renatico. La scelta è stata presa dalla dirigenza scolastica e dall’Ufficio scolastico provinciale, ed è stata motivata da trasferimenti ed eventi che hanno portato a 7 il numero degli iscritti nel corso dell’anno (il numero minimo richiesto è 8). Una spiegazione che, però, non è bastata a placare il forte malcontento delle famiglie, che denunciano altrettanto forti disagi e un clima di incertezza crescente. Una classe «futura ma incerta» - così l’hanno definita i genitori - «ostacolata da continui problemi di natura burocratica, economica e logistica». Ma l’accusa più dura è rivolta alle istituzioni: «Promesse disattese - dicono le mamme e i papà -. In fase di iscrizione alla prima classe era stata garantita la continuità scolastica, nonostante l’avvio già in deroga con soli 11 alunni. Ci siamo fidati e siamo stati traditi», hanno detto a chiare lettere i genitori, esasperati per la mancanza di risposte concrete. Ma c’è dell’altro. Oltre alla chiusura della futura classe terza, un altro nodo critico è difatti stato quello del trasporto scolastico: il servizio previsto è condiviso con le scuole medie, il che comporta lunghe attese per il rientro a casa. «I bambini - dicono ancora i genitori - rischiano di dover restare a scuola anche due ore in più, accumulando fino a cinque ore settimanali di tempo improduttivo». Tra le possibili soluzioni alternative è emersa anche l’ipotesi di trasferire gli studenti nella vicina Malalbergo, ma la proposta è stata giudicata disgregante per la classe. La disponibilità di posti non è sufficiente a coprire tutte le richieste, e ciò costringerebbe le famiglie a dividersi, spezzando il gruppo classe e rendendo necessario valutare soluzioni individuali. «Non è possibile chiedere ai nostri figli di separarsi dopo due anni. Hanno costruito legami che meritano continuità». All’incontro ha partecipato l’intero gruppo consiliare di opposizione, convocato dalle famiglie. Il capogruppo Daniele Benini ha dichiarato: «È evidente che ci troviamo di fronte a un problema complesso. L’amministrazione si sta impegnando, ma servono soluzioni concrete per tutelare gli studenti e supportare le famiglie». Benini ha poi criticato le decisioni imposte dall’alto: «Si fanno economie sull’istruzione, scaricando le conseguenze sulle famiglie. È frustrante: da una parte si invitano i cittadini a fare figli, dall’altra li si ostacola in ogni modo. Dal prossimo anno sono previsti ulteriori tagli al personale docente. Tagliare, tagliare, tagliare... è scoraggiante! ». Il finale dei genitori: «Vogliamo un incontro pubblico e urgente con la dirigente scolastica e con l’assessore», hanno tuonato i genitori. Insomma, il malcontento delle famiglie è più che tangibile e i prossimi giorni, anche per il Comune di Poggio Renatico, si preannunciano tutt’altro che facili.