Tragedia a Visso. Motociclista di Copparo finisce nella scarpata e muore
Ottavio Remondini, 70 anni, ha perso la vita in provincia di Macerata. L’uomo era in viaggio con alcuni amici quando è avvenuto il dramma: il volo di 15 metri gli ha procurato lesioni gravissime
Visso (MC) La moto, quella passione che condividevano e che li aveva portati nelle Marche, in provincia di Macerata, per una gita sulle due ruote. Erano in cinque, partiti da Copparo sfruttando le calde temperature e il bel tempo, ma uno di loro non farà mai ritorno a casa. Ottavio Remondini ha perso la vita in un tragico incidente dopo essere caduto in una scarpata. Un volo di 15 metri e per il 70enne copparese non c’è stato nulla da fare. Nonostante l’intervento immediato dei vigili del fuoco, che insieme al 118 si sono calati dal dirupo, ma l’uomo non dava già più segni di vita.
L’incidente
Il dramma si è consumato a Visso, nel primo pomeriggio di oggi. Non erano ancora scoccate le 14 quando il gruppo di motociclisti ferraresi stava percorrendo la strada fuori dal paese: una di quelle vie panoramiche tutta curve, spesso scelta proprio dagli amanti delle due ruote per godersi un giro all’aria aperta. E proprio un’escursione fuori porta aveva spinto la comitiva a partire da Copparo e recarsi nelle Marche. I cinque amici stavano viaggiando in fila indiana, uno dietro all’altro in sella ai loro mezzi, quando è accaduto l’impensabile. Ottavio Remondini era il penultimo della coda e all’improvviso, mentre faceva una curva, ha perso il controllo della sua moto, che ha iniziato a strisciare lungo il guard rail per oltre cento metri, senza più riprendere il controllo: a quel punto il conducente è stato sbalzato fuori strada, dove si apriva una profonda scarpata nella quale il 70enne è precipitato. Gli amici motociclisti si sono affrettati a chiamare i soccorsi e sono intervenuti i vigili del fuoco e il personale del 118. La squadra di Visso, tramite tecniche Saf (Speleo Alpino Fluviale), si è calata nella scarpata con imbragatura e barella insieme ai sanitari. Giù per un totale di 15 metri di altezza e le operazioni di recupero sono durate quasi un’ora ma fin dal rinvenimento il copparese non dava alcun segno di vita. Sono quindi iniziati i tentativi di rianimazione, ma nel giro di poco il personale sanitario ha dovuto constatare il decesso a causa delle gravissime lesioni subite in seguito alla caduta nella scarpata. Intanto la moto era ancora lì, sulla strada, con leggere ammaccature, davanti agli occhi increduli dei compagni motociclisti.
La causa
Non è passato molto tempo e sul posto sono anche intervenuti i carabinieri di Camerino per i rilievi al fine di ricostruire la dinamica della tragedia. Nessuna automobile arrivava dalla parte opposta nel momento in cui la comitiva era in viaggio e Remondini è scivolato sull’asfalto, dunque nulla farebbe pensare ad uno scontro che abbia poi provocato l’incidente mortale come del resto hanno confermato gli stessi testimoni, i cui racconti sono determinanti per capire. Non ci sono neppure altri mezzi implicati e i compagni di Remondini non sono rimasti coinvolti. Una distrazione o forse un malore potrebbero essere la causa del fatto, che verrà svelata soltanto dopo gli esami autoptici. La salma è stata infatti trasferita all’Istituto di Medicina Legale di Macerata come disposto dal magistrato di turno. Soltanto la prossima settimana saranno fatti gli accertamenti, necessari per capire se il 70enne abbia avuto un malore improvviso. Nel mentre, per permettere le operazioni di soccorso e gli accertamenti, la strada è rimasta chiusa al traffico durante tutta la durata dell’intervento.
Chi è
Ottavio Remondini è originario di Copparo, residente in via Guarda. L’uomo, risulta impiegato in una carrozzeria che porta il suo nome, specializzata nella riparazione di gru, autocarri, sponde caricatrici, manutenzione e tagliandi delle piattaforme, come anche delle verifiche annuali dei mezzi. L’officina risulterebbe autorizzata “Pm Group”, “Oil&Steel” e “Gsr” e sorge in via Scarsella a Copparo. Una grande passione per le moto, che l’ha portato all’ultimo fatale viaggio.