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Copparo piange Remondini: chi era il 70enne morto nell’incidente

Davide Bonesi
Copparo piange Remondini: chi era il 70enne morto nell’incidente

Lo schianto sabato nelle Marche. Lascia moglie e figlia

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Copparo Cordoglio nella comunità copparese per l’improvvisa morte di Ottavio Remondini, avvenuta nel primo pomeriggio di sabato in un incidente con la motocicletta nelle Marche. Remondini era il titolare di un’officina specializzata in lavorazioni su autocarri e piattaforme, mentre la moto era la sua grande passione, quella che lo ha visto per anni essere un pilastro del motoclub di Copparo, sempre in pronto a salire in sella con gli amici di sempre, come aveva fatto sabato.

Remondini, 70 anni compiuti due mesi fa, era sposato da quasi mezzo secolo con Monica e lascia la figlia Giulia. In decine dalla serata di sabato hanno ricordato sui social il motociclista copparese, a partire da uno degli amici di sempre nei suoi viaggi in moto, Giambattista, che lo ha ricordato con poche parole: “Ciao Ottavio, riposa in pace”. Il 70enne copparese era spesso anche a Ferrara, in particolare all’Emotion Caffé che si trova a lato del supermercato Cadoro, nota meta di appassionati di motocicletta.

«Sì lo conoscevo bene Ottavio - ci racconta un altro motociclista ferrarese, Valerio -; aveva un’officina che costruiva rimorchi agricoli, montava gruette sui camion. Per anni ha gestito l’officina alle porte di Copparo, poi si era trasferito nella zona artigianale, sempre a Copparo. Era conosciuto da tutti sia a Copparo che nei dintorni, mai avrei pensato che ci avrebbe lasciato in questo modo».

Dopo il diploma e aver frequentato l’Università di Ferrara, da tempo come detto Remondini aveva avviato l’attività in proprio, sviluppandola negli anni. La ditta Ottavio Remondini riparazione gru e autocarri in via Scarsella a Copparo, è infatti “specializzata in riparazioni di gru, sponde caricatrici, manutenzione e tagliandi delle piattaforme come anche delle verifiche annuali, per legge, dei mezzi è officina autorizzata Pm Group, Oil & Steel e Gsr”. Inoltre, “nella sede di Copparo i docenti interni tengono corsi di formazione per operatori sull’utilizzo di gru su autocarro e piattaforme di lavoro elevabili”.

A Copparo è molto conosciuta la figlia Giulia, specializzata in grafica ma, soprattutto, da sempre attiva nel rione Furnas, prima partecipando alle gare poi come supporto organizzativo. Ed è di ieri il messaggio di cordoglio dei compagni di Palio: “Il Rione Furnas si stringe alla famiglia Remondini. E porge a Giulia e Monica le più sentite condoglianze e vicinanza in un abbraccio… per la perdita del caro Ottavio. Che la terra ti sia lieve”.

Ora bisognerà attendere gli esami autoptici per capire se si è trattato di un malore, poi verrà concesso il nullaosta per stabilire la data della cerimonia funebre.

L’incidente Sabato erano in cinque, partiti da Copparo sfruttando le calde temperature e il bel tempo per fare un viaggio nelle Marche. Uno di loro, appunto Remondini, ha però perso la vita in un tragico incidente dopo essere caduto in una scarpata. Un volo di 15 metri e per il 70enne copparese non c’è stato nulla da fare. Nonostante l’intervento immediato dei vigili del fuoco, che insieme al 118 si sono calati dal dirupo, l’uomo non dava però già più segni di vita. Il dramma si è consumato a Visso, in provincia di Macerata, nel primo pomeriggio di sabato. Non erano ancora le 14 quando il gruppo di motociclisti ferraresi stava percorrendo la strada fuori dal paese: una di quelle vie panoramiche tutta curve, ideale per gli amanti delle due ruote. I cinque amici stavano viaggiando in fila indiana, uno dietro all’altro in sella ai loro mezzi, quando è accaduto l’impensabile. Remondini era il penultimo della coda e all’improvviso, mentre faceva una curva, ha perso il controllo della sua moto, che ha iniziato a strisciare lungo il guard rail per oltre cento metri, senza più riprendere il controllo: a quel punto il conducente è stato sbalzato fuori strada, dove si apriva una profonda scarpata nella quale è precipitato. Gli amici si sono affrettati a chiamare i soccorsi e sono intervenuti i vigili del fuoco e il personale del 118. La squadra di Visso, tramite tecniche Saf (speleo-alpino-fluviali), si è calata nella scarpata con imbragatura e barella insieme ai sanitari. Giù per un totale di 15 metri di altezza e le operazioni di recupero sono durate quasi un’ora, ma fin dal rinvenimento il copparese non dava alcun segno di vita. Sono quindi iniziati i tentativi di rianimazione, ma nel giro di poco il personale sanitario ha dovuto constatare il decesso a causa delle gravissime lesioni subite in seguito alla caduta. 

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