Porto Garibaldi. Scappa dal posto di blocco e un amico dichiara il furto dell’auto per coprirlo
Un 30enne è stato denunciato dai carabinieri per simulazione di reato e favoreggiamento personale: aveva cercato di sviare le indagini facendo credere che la macchina in questione fosse stata rubata
Comacchio La fuga in macchina ad alta velocità dopo essere stato fermato ad un posto di blocco e successivamente la dichiarazione di furto della stessa auto fatta da un amico per coprire quel tentativo di dileguarsi dai carabinieri. Protagonista della vicenda un 30enne, residente nella provincia di Ravenna, denunciato in stato di libertà per simulazione di reato e favoreggiamento personale.
Le indagini sono partite lo scorso 18 marzo, quando l’uomo si è presentato alla stazione dei carabinieri di Porto Garibaldi per denunciare il furto della propria autovettura, indicando come orario del presunto furto un intervallo tra la sera del 17 e il pomeriggio del 18 marzo. Tuttavia, la denuncia ha immediatamente insospettito i carabinieri per le circostanze e le modalità raccontate dall’uomo. Dagli accertamenti svolti è emerso che poche ore prima la stessa auto era stata intercettata dalla Polizia locale nel Ravennate e si era resa protagonista di un movimentato episodio: alla guida un cittadino straniero di 46 anni, irregolare in Italia, che durante un controllo delle forze dell’ordine aveva esibito una patente intestata ad un’altra persona ed era riuscito a darsi alla fuga, mettendo a rischio l’incolumità degli agenti con manovre pericolose ad alta velocità e facendo perdere le proprie tracce.
Le indagini dei carabinieri hanno permesso di ricostruire i movimenti successivi del fuggitivo, che pochi giorni dopo, il 24 marzo, è stato nuovamente visto in compagnia del denunciante, sempre nel Ravennate. Anche in quell’occasione lo straniero si è dileguato alla vista delle forze dell’ordine. L’autovettura è poi stata rinvenuta il giorno dopo. La denuncia di furto sarebbe stata dunque architettata dal proprietario del veicolo per “coprire” l’amico e sviare le indagini facendo credere che alla guida ci fosse una terza persona, quando invece l’auto era già stata utilizzata durante il tentativo di fuga.
L’uomo è stato quindi segnalato all’autorità giudiziaria per i reati di simulazione di reato e favoreggiamento personale. Le indagini proseguono per verificare eventuali collegamenti con ambienti della criminalità locale.