Cento, strappati i manifesti per i 5 Sì. Il Pd: «La democrazia spaventa»
Anche il comitato provinciale referendario esprime «sdegno e condanna»
Cento La campagna per il voto di domenica e lunedì prossimi sui cinque referendum a tema lavoro e cittadinanza è rimasta piuttosto in sordina, ma a Cento c’è chi ha voluto far salire la tensione strappando i manifesti promozionali dei Sì dai tabelloni collocati in via Modugno e via Lavinino.
«I nostri manifesti per promuovere i 5 Sì al referendum dell’8 e 9 giugno sono stati strappati, distrutti – denuncia il Partito democratico centese –. Lo vedete con i vostri occhi: dove dovrebbe esserci confronto democratico, troviamo solo intolleranza e vandalismo. Succede ad ogni tornata elettorale. E ogni volta ci ricordano quanto sia scomodo parlare di partecipazione, diritti, e scelte consapevoli. Perché fa paura un messaggio chiaro. Fa paura l’idea che le persone possano informarsi, riflettere, decidere liberamente. Fa paura la democrazia quando funziona davvero. Noi ci saremo comunque – assicura il Pd di Cento –, con i nostri volantini, le nostre parole, e soprattutto con i nostri voti».
Anche il Comitato per i referendum sul lavoro 2025 di Ferrara, con la Cgil in primo piano, esprime «sdegno e condanna per il vile attacco alla campagna referendaria da parte di ignoti che nella giornata del 1º giugno hanno strappato e lacerato i manifesti per il Sì ai quesiti referendari su lavoro e cittadinanza, affissi nello spazio elettorale assegnato in via Modugno e in via Lavinino a Cento. Dopo ogni tentativo di oscurantismo e la chiamata all’astensionismo con la chiara volontà di depotenziare i momenti democratici e di voto, questo atto vigliacco nella nostra provincia è un preoccupante segnale di un clima ostile all’espressione democratica. Affermiamo con forza che non ci faremo intimidire da questi esecrabili episodi, anzi ci fanno capire che stiamo dalla parte giusta, quella della democrazia e dei diritti e che il voto è uno strumento potente nelle mani delle cittadine e dei cittadini per arrestare questa pericolosa deriva. Il nostro impegno si intensificherà in questa ultima settimana prima del voto di domenica 8 e lunedì 9 giugno – chiude il comitato per i cinque Sì –, diamo un forte segnale di partecipazione attiva andando a votare e votando sì per un lavoro stabile, tutelato e sicuro e per difendere i valori dell’inclusione e della solidarietà».