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Cerimonia e bilancio

Festa dell’Arma dei carabinieri. A Ferrara calano i reati ma crescono i codici rossi

Alessandra Mura
Festa dell’Arma dei carabinieri. A Ferrara calano i reati ma crescono i codici rossi

Anziani e giovani: tutte le azioni di tutela e il bilancio in occasione del 211° anniversario della fondazione con le celebrazioni in piazza Castello

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Ferrara Alla cerimonia per il 211° anniversario della fondazione dell’Arma dei carabinieri, il comandante provinciale di Ferrara, colonnello Alessandro Di Stefano, ha rivolto uno sguardo speciale agli studenti e agli anziani. I primi, rappresentati da un gruppo di ragazzi e ragazze delle scuole Perlasca e Alda Costa, sono al centro di una campagna di diffusione della cultura della legalità che negli ultimi dodici mesi ha visto i carabinieri impegnati in 70 incontri negli istituti scolastici del territorio, coinvolgendo 4.300 giovani per intervenire sul fenomeno della “devianza giovanile” che, se non contenuto, può sfociare in reati penali. I secondi, prime (ma non uniche) vittime di truffe e frodi informatiche e telefoniche, sono i destinatari di un programma di prevenzione che si è concretizzato in oltre 270 incontri che hanno raggiunto circa 8mila anziani della nostra provincia, seconda in Italia per età media più alta.

Un richiamo quindi all’importanza della sicurezza di prossimità, che si articola non solo in servizi di monitoraggio e pattugliamento, ma anche attraverso un rapporto più stretto con i cittadini, le cui segnalazioni - ha ricordato - sono sempre preziose. «Un apparato di sicurezza integrata che comprende tutte le forze di polizia, a prescindere dal colore della divisa, con il coordinamento degli uffici della Prefettura e della Procura della Repubblica».

Di fronte alla platea delle autorità, delle associazioni combattentistiche e d’Arma e dei rappresentanti del volontariato (le associazioni Giulia, Casa e bottega di Mesola e Coccinella Gialla di Cento) e della Protezione Civile, in piazza Castello “graziata” dalla pioggia caduta a scrosci fino a poco prima, il comandante provinciale, dopo aver ricordato «i carabinieri caduti di ieri e di oggi», ha tracciato un bilancio dell’ultimo anno di attività. «Grazie alla presenza capillare, i carabinieri compreso il Corpo Forestale, a livello nazionale hanno trattato il 74% dei reati denunciati alle forze di polizia, percentuale che sale al 90% in provincia di Ferrara». E sul fronte degli arresti e delle denunce, l’Arma dei carabinieri nel Ferrarese ha proceduto rispettivamente nel 69% e nel 74% dei casi.

Rispetto al maggio del 2024, lo stesso mese di quest’anno ha registrato un aumento del 3,5% di episodi di criminalità, e che vedono il furto la tipologia di reato più frequente, oltre quello che - specie se in abitazione - genera maggior senso di insicurezza e ansia nei cittadini, motivo per cui, ha detto Di Stefano «è oggetto di particolare attenzione».

Gli altri dati forniti dal comandante descrivono una diminuzione dei furti con strappo (gli scippi) passati da 73 a 58 (-20%) e nei negozi, scesi da 476 a 418 (-12%). Calano anche le rapine (-9%, da 87 a 79), le ricettazioni (-9%, da 64 a 58) e le estorsioni (-16%, da 68 a 57). A crescere sono invece le telefonate al 112 («segno di fiducia da parte dei cittadini») passate dalle 120.829 del 2024 alle 132.245 del 2025 (+9%). Tradotto nel quotidiano: ogni giorno 362 persone hanno chiesto aiuto ai carabinieri per un intervento, una segnalazione, una richiesta di informazioni. Dal 4 marzo inoltre è entrato in funzione nel Ferrarese il Centro unico di risposta 112, un servizio che, al netto di una necessaria fase di rodaggio, «ha finora già dimostrato di poter contribuire allo snellimento delle chiamate, indirizzandole verso il corretto destinatario: forze di polizia, vigili del fuoco, emergenze sanitarie. Per quanto riguarda l’Arma dei carabinieri, il 112 Nue ha comportato una riduzione di chiamate ai centralini dell’Arma del 25% rispetto allo stesso periodo del 2024».

Stabile il numero degli arresti e delle denunce. Il bilancio registra un calo di omicidi volontari, tentati e colposi, questi ultimi determinati soprattutto da incidenti stradali, un dato che rimanda anche al tema delle criticità della nostra rete stradale. Una spia di allarme riguarda la violenza di genere, con un aumento del 9% dei codici rossi: «Segnale, questo, che merita attenzione da parte di tutti gli attori istituzionali coinvolti a diverso titolo nell’assistenza a persone vittime di violenze domestiche».

Diminuite sensibilmente le rapine su strada (-23% da 60 a 46), le truffe e le frodi informatiche (-10%, da 2005 a 1.807). Su questo ultimo punto si è soffermato il comandante provinciale, considerato che sono spesso le persone anziani a cadere nella trappola dei truffatori. È stato quindi richiamata la collaborazione intrapresa già da diversi mesi dall’Arma dei carabinieri con tutte le amministrazioni comunali della provincia, «partecipando a numerose conferenze e incontri a tema, finalizzati a sensibilizzare i cittadini sulle principali modalità attraverso cui vengono perpetrate le truffe. Iniziativa a cui ha fatto seguito la stipula di un protocollo d’intesa tra l’Arma dei carabinieri e le arcidiocesi di Ferrara e Comacchio, di Bologna e di Ravenna». Infine l’attività preventiva, con la recente assegnazione di 81 carabinieri che, insieme a una rimodulazione degli orari delle caserme, ha consentito di impiegare 25mila pattuglie sul territorio con una media di 68 servizi esterni e 400 ore al giorno passate su strada. In un anno sono state controllate 94mila persone, in media 257 al giorno.