La Nuova Ferrara

Ferrara Alla Festa dell'Arma dei carabinieri non è passata inosservata la presenza dell’ex vicesindaco Nicola Lodi, decaduto dalla carica per effetto della Legge Severino, tra i posti riservati alle autorità. Una circostanza che ha suscitato la dura reazione del consigliere comunale di opposizione Fabio Anselmo: «Apprendo – ha dichiarato – che il signor Lodi era presente tra le autorità alla Festa dell’Arma dei carabinieri. Si tratta di un’autorità che in realtà non lo è più, in ragione della Legge Severino che lo ha dichiarato decaduto da ogni incarico pubblico a seguito di una condanna da parte del Tribunale di Ferrara per un grave reato contro la pubblica amministrazione, ovvero l’induzione indebita. Di fronte a questo rabbrividisco e non posso che esprimere una forte preoccupazione per il segnale che questa sua presenza, che mi auguro indesiderata, vuole dare alle altre istituzioni, ai cittadini ferraresi e alla magistratura. E tutto questo accade nel giorno della promulgazione del Decreto legge sicurezza, sono coincidenze inquietanti che non possono non allertare gli anticorpi democratici di questo paese».

Aggiunge la senatrice di Avs, Ilaria Cucchi: «I carabinieri festeggiano il loro 211º anniversario dalla fondazione. L’istituzione dei Carabinieri, per me e per molti, è sinonimo di legalità. Per questo mi chiedo: cosa ci faceva, durante la celebrazione tenutasi a Ferrara, sul podio riservato alle autorità, l’ex assessore Nicola Lodi? Ex - vale la pena ricordarlo -in quanto costretto ad autosospendersi a causa della condanna a suo carico. Come dobbiamo interpretare questo illustre invito? Forse come l’ennesimo avviso ai naviganti? Mi auguro di no».

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