Ferrara, facoltà di Medicina senza test di accesso. Incognita posti a Unife
La prova sostituita da un semestre filtro aperto a tutti gli iscritti. In caso di grandi numeri una soluzione potrebbe essere lo streaming
Ferrara Nel prossimo anno accademico, 2025-2026, l’accesso alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria sarà regolato in maniera diversa rispetto al passato con l’obiettivo di accelerare l’ingresso nelle strutture sanitarie di alcune decine di migliaia di professionisti nel giro di qualche anno. Un’apertura che cerca di compensare, con parecchio ritardo, la carenza di professionisti manifestatasi negli ultimi tempi in particolare in alcune discipline specialistiche.
Nei giorni scorsi la ministra Anna Maria Bernini ha firmato il decreto ministeriale che liberalizza le iscrizioni ai tre corsi di studio, anche se i numeri programmati erano già stati innalzati recentemente e Ferrara, per Medicina e Chirurgia, aveva ottenuto una disponibilità di 600 posti.
Sarà una riforma ad alto impatto sul mondo universitario e sulla capacità di accoglienza degli atenei, che avranno più o meno un mese di tempo per attrezzarsi e organizzare l’attività didattica. Non a caso la normativa concede una certa flessibilità agli istituti accademici per gestire il flusso degli iscritti nel primo semestre. Per molti atenei un numero di accessi molto elevato rispetto al passato potrebbe rappresentare un problema. Unife non possiede attualmente un numero adeguato di strutture che possano garantire l’assorbimento di un numero di ingressi molto più grande rispetto ad oggi. L’ateneo ha avviato un piano di investimenti importante ma molti edifici (a cominciare dai palazzi storici di via Savonarola, per proseguire con le nuove aule in costruzione all’interno dell’ex ospedale Sant’Anna) non saranno pronti per l’avvio del semestre senza test. Altre università hanno già annunciato che, in caso di flussi molto elevati, dovranno ricorrere alla didattica a distanza e chi conosce l’ateneo ferrarese dall’interno spiega che potrebbe essere necessario utilizzare lo streaming anche qui.
Non si sa, al momento, se la risposta di Unife potrà avvalersi anche della disponibilità di spazi esterni molto capienti, come i padiglioni della Fiera, abbondantemente utilizzati alcuni anni fa, ai tempi delle massicce iscrizioni ai corsi di Biotecnologie.
Ma anche agli studenti il nuovo percorso potrebbe riservare qualche patema: se alla fine del semestre non c’è l’ammissione il corso “alternativo” sarà presente nell’offerta dello stesso ateneo? E a quale tipo di contratto d’affitto si potrebbe ricorrere nel caso la permanenza in città sia limitata a qualche mese? Questa nuova modalità elimina il test di ingresso, sostituito da un semestre filtro aperto a tutti gli iscritti. Al termine del periodo di selezione gli studenti dovranno sostenere tre esami nelle discipline di Chimica, Fisica e Biologia per separare chi potrà proseguire gli studi nella facoltà indicata come prima scelta (l’accesso al secondo semestre sarà regolato da una graduatoria nazionale) e chi dovrà scegliere se ripetere l’esame l’anno dopo (si potrà ripetere fino a 2 volte) o spostarsi su altri percorsi di studio. Le aspiranti matricole dovranno iscriversi entro il mese di luglio indicando un numero di sedi preferite e di fatto non sosterranno un vero semestre di formazione perché l’esame filtro si svolgerà a cavallo fra novembre e dicembre. Chi non sarà ammesso potrà scegliere corsi di laurea in discipline come Biologia, Scienze biologiche, Scienze zootecniche, Farmacia, professioni sanitarie.
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