Lite finite con una badilata a Burana, 56enne condannato a sei mesi
I fatti risalgono alla primavera del 2021. L’uomo dovrà provvedere anche al risarcimento danni
Burana Assolto dalle accuse di violenza privata e minacce. Ma condannato a sei mesi di reclusione (con pena sospesa) per lesioni aggravate, per aver dato un colpo di badile a un vicino, procurandogli così lesioni lievi ma fastidiose. Si è chiuso così il processo di primo grado che vedeva opposti due proprietari di fondi agricoli a Burana, da tempi finiti ai ferri corti. Ieri il giudice Giuseppe Palasciano ha deciso di condannare l’imputato, un 56enne difeso dall’avvocato Michele Ciaccia, che preannuncia l’intenzione di appellare la sentenza, anche al risarcimento del danno, quantificato in tremila euro, decisamente meno di quanto richiesto dalla parte civile, assistita dall’avvocata Patrizia Micai, la quale aveva avanzato richieste a doppia cifra. La vicenda è risalente al periodo aprile-giugno 2021, con lo scontro nato per via dei danni che i mezzi agricoli pesanti della vittima avrebbero prodotto a una capezzagna - una strada sterrata - tra i terreni dei due agricoltori, in un caso danneggiando una tubazione. Cosa che aveva mandato l’imputato su tutte le furie, che una volta avrebbe detto all’altro: «Sa’t pas da chi a’t cop», se ripassi ti uccido. Non si è arrivati a tanto, per fortuna.