Ferrara già si prepara per Vasco Rossi. Schizzano i prezzi di alberghi e appartamenti
Appuntamento al Parco Urbano il 5 e 6 giugno 2026: per tutti è “un’occasione che va sfruttata al meglio”. L’intera filiera dell’accoglienza è in fibrillazione, convinta che si possa “fare di più che con Bruce Springsteen”
Ferrara La due giorni di Vasco Rossi, il 5 e 6 giugno dell’anno prossimo, ha già messo in fibrillazione non solo i fan del Blasco, ma l’intera filiera dell’accoglienza della città e della provincia. Sono attese nei due concerti al Parco Urbano circa 100mila persone, più del doppio di quelle accorse due anni fa nella stessa location per l’unica data di Bruce Springsteen, e si tratta del grande evento di maggiore impatto della storia recente della città. Già si fanno i conti del possibile indotto economico, si monitorano i prezzi degli alberghi che stanno schizzando in alto per quelle date, si fa a gara per dichiarare la propria disponibilità a «fare squadra» per sfruttare al meglio l’occasione anche in prospettiva. «Questo dev’essere un punto di partenza, l’ennesimo, e non di arrivo, se davvero vogliamo salire al livello superiore tra gli organizzatori di eventi di questo tipo, come Modena, Reggio, Firenze, che devono essere due-tre l’anno» mette in evidenza Nicola Scolamacchia, tra un applauso e l’altro per il “colpaccio” Vasco.
Pianificazione
Il presidente di Confesercenti, e gestore dell’Hotel Astra, mette anzitutto l’accento sulla piacevole novità di questo annuncio. «Finalmente si sta andando incontro alle richieste avanzate dal sistema dell’accoglienza, cioè di conoscere le date degli eventi con un anticipo almeno di un anno, come richiede ormai la programmazione - sottolinea Scolamacchia - Anche l’annuncio del ritorno di Notre Dame de Paris, nel luglio 2026, va in questa direzione, è una svolta molto positiva. Abbiamo un’area allestita per questi eventi, perché da quello che abbiamo appreso il Parco Urbano ormai è stato infrastrutturato, dal punto di vista tecnologico e con stradine carrabili. L’impatto naturalistico? Risponderanno altri sul tema, prendo atto che la scelta dell’amministrazione è questa».
L’impatto di un’accoppiata di concerti di questo livello sugli alberghi è stato praticamente immediato: ieri mattina una notte in quelle due date veniva offerta via web da 650 euro in giù, ma c’erano anche soluzioni in appartamento da 1.500 euro. «Se ne troveranno pochi, in questo momento, con l’offerta di camere disponibili per una data a quasi un anno, e magari c’è chi deve tenere sempre aperto le offerte per accordi con qualche grosso tour operator, ma mette di proposito prezzi fuori mercato per non ricevere prenotazioni - è lo Scolamacchia albergatore a parlare in questo caso -. Teniamo presente che con Springsteen si era parlato di richieste “folli” e poi i dati a consuntivo mostrano che in quell’occasione il prezzo medio della camera è stato di 370 euro. In ogni caso, evitiamo polemiche su questo punto: vorrei andare a vedere cosa succede ai prezzi degli alberghi nelle altre città del tour di Vasco Rossi, il mercato spinge per forza in alto le tariffe in occasioni di questo genere e lo stesso succederà per ristoranti e altri servizi. Accordi per evitare speculazioni? Di solito si fanno prima dell’annuncio dell’evento, se l’intenzione è questa».
Impatto
Che si possa mettere in conto un ritorno economico importante non vi sono dubbi, «ben venga questo tipo di eventi che fanno girare il nome di Ferrara nel mondo: stanno già arrivando da mercoledì sera le prime prenotazioni - racconta Zeno Govoni, titolare dell’Albergo Annunziata e presidente provinciale di Federalberghi - Un concerto di questa portata è particolarmente significativo non solo in se stesso ma funziona da volano per altri eventi che si svolgeranno nella nostra città». Marco Amelio, presidente di Confcommercio Ferrara, ricorda trattarsi di «una tipologia di manifestazioni che abbiamo sostenuto da sempre come valido “strumento” di promozione economica della nostra città e del territorio. Dopo il grande appuntamento del maggio 2023 con Springsteen (con conseguenze economiche più che significative) questo concerto va in continuità e dobbiamo dare atto all’amministrazione comunale del grande sforzo messo in campo. Ora dobbiamo attrezzarci per il doppio appuntamento che apre il tour italiano e che penso avrà un impatto positivo ancora maggiore, abbiamo di fronte un anno di tempo per pianificarlo al meglio e mettere in evidenza le eccellenze artistiche, culturali e ambientali che rendono Ferrara così suggestiva». Per Matteo Musacci, presidente di Fipe Confcommercio, «si tratta di un’opportunità incredibile per la città e per il sistema dei pubblici esercizi, della ristorazione e dell’ospitalità in genere. Un sistema che ha avuto il suo banco di prova nel 2023 e che farà del suo meglio anche questa volta».
Fare sistema
A ricordare le cifre dichiarate in uno studio Unife sull’impatto di Springsteen, 10 milioni di euro, con metà degli spettatori attesi l’anno prossimo, sono Graziano Gallerani e Paolo Cirelli, rispettivamente presidente e direttore provinciali di Confartigianato, «non è solo il capoluogo a beneficiare di occasioni come queste, ma tutto il Ferrarese: dal centro alla costa». Nella filiera che dovrà gestire l’evento, Confartigianato s’immagina «un ruolo centrale anche delle piccole imprese e delle imprese artigiane. L’approccio di condivisione con cui l’amministrazione a suo tempo ha deciso d’impostare il lavoro per il concerto del Boss lo abbiamo molto apprezzato e ci auguriamo che anche per il prossimo anno il metodo sia fondamentalmente uguale o simile». Ed è proprio sul metodo che battono gli artigiani, «i concerti saranno un modo per dimostrare che Ferrara saprà fare sistema fra i diversi attori istituzionali ed economici. Se è vero che, com’è stato dichiarato recentemente dall’amministrazione, Ferrara vuole tornare a essere la locomotiva del territorio, si dovrà far carico di creare le condizioni affinché tutti remino nella stessa direzione. Evitando esperienze divisive che in taluni momenti hanno caratterizzato il dibattito attorno al concerto del Boss».