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Il lutto

A sei anni si tuffa in piscina e muore: tragedia a Lido Nazioni

Katia Romagnoli
A sei anni si tuffa in piscina e muore: tragedia a Lido Nazioni

L’episodio si è consumato al camping Tahiti. Vani i soccorsi e la corsa all’ospedale

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Lido Nazioni Nuova tragedia a nemmeno ventiquattro ore di distanza dalla morte di Aymane Ed Dafali, il 16enne annegato sabato pomeriggio nel tentativo di soccorrere due bagnanti in difficoltà a Lido Estensi. Un bambino di soli 6 anni è morto annegato in una delle piscine del Camping Tahiti, a Lido Nazioni. La causa potrebbe essere un malore, ma sarà solo l’autopsia a dare risposte. Fino all’ultimo i medici hanno sperato di poterlo salvare, portandolo all’ospedale di Cona in condizioni disperate con l’elisoccorso, ma ogni cosa è stata inutile. Il piccolo, di nazionalità tedesca, era in vacanza con la famiglia.

La tragedia si è consumata, oggi, verso le 15 nella piscina interna al camping Thaiti del Lido Nazioni. Per cause tutte al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Comacchio, il bimbo, probabilmente a seguito di una congestione o di un malore, è stato trovato privo di sensi nella piscina. L’allarme è scattato quando ancora l’impianto natatorio non era al completo, ma in tanti per tenere prenotato il loro posto al sole avevano lasciato asciugamani, giocattoli e gonfiabili sopra o sotto i lettini presenti. In una frazione di secondi si è verificata la disgrazia, facendo precipitare una intera famiglia e i tanti turisti in vacanza nell’angoscia. Anche il padre del piccolo, che per primo con la bagnina è accorso nella concitazione di quei momenti, è stato colto da malore, ma si è poi ripreso. Le condizioni del bambino tedesco sono parse da subito molto critiche e sul posto sono stati chiamati ad intervenire dapprima l’automedica e l’ambulanza dell’ospedale del Delta e, di lì a poco, anche l’eliambulanza. I soccorritori hanno lavorato a lungo per cercare di stabilizzare il piccolo, ripristinando le funzioni vitali, tanto che dopo quasi un’ora i timidi segnali di ripresa avevano fatto ben sperare. Per il bimbo, infatti, si è anche alzata in volo l’eliambulanza di Bologna. «Ci stavamo preparando per tornare in spiaggia in bicicletta- ha commentato una coppia di turisti lombardi in vacanza con il proprio camper-, quando abbiamo sentito grida e abbiamo visto un bimbo immobile adagiato sulla pavimentazione della piscina e la bagnina e due adulti che si prodigavano con massaggio cardiaco. Abbiamo saputo che il bimbo era in acqua, ma non si sa se fosse caduto o avesse accusato un malore. Abbiamo visto la corsa dei soccorritori del 118 per caricarlo in ambulanza».

Purtroppo, in serata è giunta la conferma che nessuno avrebbe voluto ricevere, ossia quella del sopraggiunto decesso del piccolo turista. Strazio, incredulità e silenzio hanno preso il sopravvento tra i tantissimi turisti, delle più diverse provenienze e nazioni, che stanno soggiornando al Tahiti. I carabinieri del comando compagnia di Comacchio, che hanno già avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto, hanno atteso in serata l’arrivo del magistrato di turno Stefano Longhi. Sul corpicino è stata disposta l’autopsia per accertare le cause della morte.

Subito dopo il drammatico episodio era stata disposta l’evacuazione della piscina con la sua immediata chiusura, in funzione delle indagini. Secondo le informazioni raccolte la profondità dell’acqua dell’impianto natatorio non supera il metro e mezzo. Tra le regole per la fruizione della piscina stessa vige la prescrizione secondo cui due genitori possono accedere con al massimo due figli minori. Dominano ora sconcerto e dolore per la morte di un bimbo di soli sei anni che, con la famiglia stava trascorrendo il periodo di vacanza clou per i tedeschi, quello immediatamente successivo alla Pentecoste.