Protesta animalista a Santa Bianca: «Canile abusivo, va chiuso»
Un gruppo di cittadini ha manifestato davanti al municipio contro l'allevamento nel Bondenese: «Questi poveri cani stanno soffrendo»
Santa Bianca Un folto gruppo di manifestanti si è radunato ieri davanti al municipio di Bondeno, per chiedere la definitiva chiusura di quello che viene definito un «canile abusivo», situato a Santa Bianca. «Il Comune non possiede un proprio veterinario, ci dobbiamo affidare ai verbali dell’Asl e stiamo procedendo con gli strumenti consentiti dalla legge», è il messaggio del sindaco Simone Saletti. Un volantino distribuito fuori dal Comune recitava: “Il silenzio degli innocenti”, richiamando il problema delle decine di cani che in questa struttura «non vivono una condizione di benessere», per usare un eufemismo. Le immagini dei cartelli riportano scene molto forti, diffuse tempo fa anche dal alcune tv.
Il caso
Il disagio è stato portato all’attenzione delle istituzioni, che hanno incontrato una delegazione dei manifestanti. In municipio, attorno alle 12.15, con il sindaco Saletti, c’erano l’assessore con delega alla Tutela degli animali Ornella Bonati, e il comandante della Polizia locale dell’Alto Ferrarese, Stefano Ansaloni. Il clima è stato sempre cordiale. I rappresentanti delle associazioni animaliste hanno portato i video per documentare l’abbaiare dei cani, il quale non si arresta mai.
«Quando un cane abbaia in continuazione, non vive una condizione di benessere», ricorda una manifestante. Il comandante Ansaloni spiega che è stato «interrotto il flusso» e che la proprietaria non può possedere altri cani; parla del fatto che «con i tempi possibili i cani verranno portati via. Se entro giugno non si sarà ottemperato all’ultima ordinanza, sei saranno oggetto di sequestro amministrativo e collocati in struttura, per darli in adozione: ne dovranno restare massimo dieci entro l’anno».
Intanto, il “canile abusivo” ha visto ridurre i numeri di circa la metà, rispetto allo scorso autunno. «Effettuiamo controlli mensili – è stato spiegato –, ma gli strumenti disponibili sono questi. I carabinieri forestali stanno svolgendo le loro indagini, noi, assieme ai veterinari e all’Asl, procediamo lungo la nostra strada, che non è immediata come vorreste, ma è l’unica possibile», conclude Ansaloni.
La delegazione è uscita dall’incontro soddisfatta dai chiarimenti. Davanti al municipio aspettava il resto dei manifestanti. Tra le associazioni intervenute, ci sono Alani Rescue, La Casa di Ballo della presidente Pamela Maiocco, Animaliano Odv e altre sigle. «Il motivo per cui siamo qui? Perché questa struttura abusiva deve chiudere», dice una donna intervenuta. «Sicuramente ci vorrebbero controlli più importanti – aggiunge un altro cittadino –. Per rendere più dignitosa questa struttura per gli animali o chiuderla». «C’è una nuova ordinanza – replica un’altra esponente – . Purtroppo, la legge non specifica quanti animali è possibile tenere».
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