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Studentessa dell'Università di Ferrara diventa assessora a Ravenna

Stefano Ciervo
Studentessa dell'Università di Ferrara diventa assessora a Ravenna

Hiba Alif frequenta il primo anno della facoltà di Economia: «È l’ideale, la completerò»

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Ferrara Dagli studi del primo anno di Economia a Ferrara alla poltrona di assessora comunale... di Ravenna. È la parabola piuttosto insolita di una ventenne studentessa Unife, Hiba Alif, che ieri ha ricevuto l’investitura ufficiale dal neosindaco romagnolo, Alessandro Barattoni, per entrare nella sua squadra di giunta ad occuparsi fra l’altro di futuro sostenibile e politiche abitative. È, manco a dirlo, la più giovane non solo di questa tornata, e l’entusiasmo «contagioso» del momento non le fa dimenticare l’impegno sul fronte dello studio: «Voglio assolutamente completare il mio percorso triennale a Unife, che ho scelto nel ventaglio delle possibilità e considero perfetta per me». I suoi compagni di corso se la vedranno comparire puntale alle prossime sessioni.

Hiba Alif, ravennate classe 2004, di origine marocchina, si è avvicinata da poco alla politica, attraverso Alleanza verdi sinistra, lista nella quale si era candidata alle recenti elezioni amministrative indette dopo le dimissioni di Michele de Pascale, divenuto presidente della Regione. «Non sono stata eletta in Consiglio comunale, ma ho avuto modo in campagna elettorale di conoscere il futuro sindaco, in diversi eventi che coinvolgevano i giovani: le mie idee e il modo di portarle avanti lo hanno poi convinto a chiamarmi per la giunta - racconta con un filo di emozione nella voce -. Del resto la mia passione per la politica è recente, ed è nata proprio con le attività sul territorio per i più giovani. Su cosa voglio puntare? Ne parleremo presto con il sindaco». Le deleghe sono a Politiche giovanili, Agenda 2030 (futuro sostenibile), Politiche abitative e Pace.

La scelta di Unife era arrivata l’anno scorso, in quanto Hiba Alif è al primo anno della triennale di Economia, «avrei potuto scegliere anche Bologna, città troppo caotica per i miei gusti, o Forlì, che però non mi convinceva come facoltà: Ferrara è l’ideale. Ho frequentato tutto l’anno, facendo avanti e indietro come pendolare (si sarà fatta un’idea delle condizioni della tratta ferroviaria, ndr), e ho dato i primi esami della sessione invernale. Che ambiente ho trovato? Vivace, interessante». E una preparazione economica fa sempre comodo. 

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