Annegato per salvare una coppia a Lido Estensi. Il bagnino: «Corsa contro il tempo»
Parla l’assistente ai bagnanti intervenuto: dopo aver portato in salvo i due ragazzi gli è stato indicato che c’era un’altra persona da recuperare. Sono iniziate le ricerche, culminate con la tragica scoperta della morte
Lido Estensi Aymane Ed Dafali aveva 16 anni e si è tuffato in acqua per salvare due bagnanti in difficoltà, che stavano nuotando in zona vietata. Ed è morto annegato. Mentre anche grazie a lui la coppia è salva. Aymane proveniva dal villaggio marocchino di Jbiel, nella regione di Marrakesh, ed era in Italia da tre anni con la famiglia, residenti a Castelnovo Bariano in provincia di Rovigo. Aymane ha scelto di rischiare la vita per salvarne altre. Il 16enne era sul pedalò con alcuni amici, ha chiesto aiuto, il bagnino è subito corso, ha portato a riva la coppia e il 16enne, che intanto si era tuffato nel tentativo di salvarli, è stato inghiottito dal mare.
«Ho fatto solo il mio dovere -racconta Moreno Uggeri, assistente ai bagnanti della società Alto Adriatiko-. Ero a 400-500 metri di distanza, a sorvegliare i bagnanti nello specchio acqueo del Bagno Vascello, quando ho visto sbracciare. Da lontano non si sentivano le grida. Ho capito che c’era qualcuno in pericolo e mi sono precipitato con il moscone. Man mano che mi avvicinavo – prosegue il bagnino -, ho notato che quella coppia era realmente in difficoltà e mi sono affrettato per issare entrambi i ragazzi sul moscone. Con il fischietto ho richiamato l’attenzione degli altri colleghi, perché dalla spiaggia libera mi facevano cenno che ci fosse un’altra persona, un disperso da recuperare. Solo dopo ho scoperto che si trattava di un ragazzo che si era tuffato da un pedalò, per cercare di portare aiuto alla coppia in difficoltà».
I due ragazzi, una turista moldava e un turista ucraino, sono sani e salvi anche grazie a Aymane Ed Dafali e all’intuito, alla prontezza e alla professionalità di Moreno Uggeri, 45enne nativo di Milano, ma profondo conoscitore del mare e delle sue regole, tanto da acquisire il brevetto di bagnino, diventando un professionista del salvataggio qualificato, esperto ed appassionato. «Faccio questo mestiere, principalmente per passione - aggiunge Uggeri -; ieri (sabato, ndr) è stata una corsa contro il tempo. Una giornata durissima per tutti». Dopo aver riportato i due turisti stranieri in sicurezza, sincerandomi che stessero bene, nonostante lo spaventato accumulato e l’acqua bevuta, mi sono lanciato a cercare l’altro ragazzo, perché da riva mi indicavano l’imboccatura del Logonovo. Ma lì sei già in mare aperto e ci sono correnti forti, che ti portano fuori». Ecco allora che con l’ausilio degli altri bagnini, in una risacca, dopo 20 minuti, è stato trovato il corpo esanime di Aymane. Moreno Uggeri, nonostante l’impresa irta di difficoltà ed ostacoli e nonostante il carico di tensione vissuto sabato, ieri mattina alle 9 era già nella sua postazione di salvataggio, all’altezza del bagno Vascello Beach, per sorvegliare i bagnanti della domenica, che in gran numero, più di sabato, avevano affollato la spiaggia.