Autovelox, le strade autorizzate nel Ferrarese: a rischio cento velobox e Tamara
Nuova mappa redatta dalla Prefettura con l’esclusione di alcuni tratti
Ferrara Una vera e propria “strage” di velobox arancioni, e uno degli autovelox più noti della provincia, quello di Tamara, a rischio. È questo in sintesi il risultato dl provvedimento prefettizio che ha aggiornato la mappatura dei tratti stradali della provincia nei quali è possibile installare o utilizzare i dispositivi di controllo della velocità. L’altra faccia della medaglia è che tutti gli altri velox e tutor installati può rimanere dov’è e continuare a funzionare, al netto della controversia su autorizzazione/omologazione sul quale il provvedimento del rappresentante di governo non incide minimamente.
Il decreto emanato dal prefetto Massimo Marchesiello sostituisce quello del febbraio 2024, per adeguare la situazione ferrarese alla recente normativa ministeriale (decreto dell’11 aprile 2024). Vengono quindi aggiornati i tratti di strada sui quali è consentito impiegare i dispositivi di controllo, sulla base di fattori come tasso d’incidentalità, difficoltà di contestazione immediata per condizioni strutturali e di traffico, e la presenza di velocità operative superiori ai limiti consentiti; verifiche effettuate con gli organi di polizia stradale e i Comuni. «Il lavoro svolto ci ha permesso di analizzare nel dettaglio i tratti di strada della provincia ove è più utile installare i dispositivi di rilevamento della velocità - ha dichiarato il prefetto Massimo Marchesiello - L’operazione s’inserisce in un più ampio contesto di azioni volte a ridurre gli incidenti stradali, con particolare attenzione ai tratti a maggior rischio».
I tratti autorizzati includono tutti quelli dove sono attualmente in funzione autovelox e tutor, con una significativa eccezione: la Sp2 di Copparo tra i chilometri 9+870 e 10+130, cioè il tratto dove sono installati i velox di Tamara. Questo significa che quel dispositivo, qualora il Comune di Copparo voglia mantenerlo in funzione, dovrà passare per una nuova procedura prefettizia di riqualificazione, appunto, di quel tratto stradale.
In condizione di essere smantellati sono anche la gran parte dei 135 velobox, cioè i “totem” arancioni che sono attivi nel controllo della velocità solo in caso di presenza di una pattuglia di forze dell’ordine. Valutando i tratti di strada ritenuti ad oggi idonei, infatti, ne resterebbero una ventina in tutto. Si tratta di quelli sulla Sp14 a Riva del Po, Sp4 a Tresignana, viale Continenti a Lido Nazioni, Sp8 a Uccellino, Virgiliana a Cassana, via Comacchio a Cocomaro, Sp20 a Pontegradella, via Lavezzola a Pontelagoscuro, Porrettana a San Martino e Gallo, Sp6 a Pilastrello, via Giovannina a Cento, corso Italia a Mirabello, Sp18 a Stellata e Ponti Spagna, Sp 68 a Mezzogoro, Sp27 a Bosco Mesola, via Provinciale a Ripapersico, Sp10 a Filo, Sp65 a San Nicolò, Sp 23 a Ostellato e Sp66 a Roversetto. l
Stefano Ciervo
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