Ferrara, sorrisi da mettere in casa: ecco gli arredi di "Versicò"
In Contrada della Rosa due giovani hanno aperto una bottega artigiana
Ferrara Tra tante attività che cessano, c’è anche chi, con coraggio, passione e creatività cerca di resistere allo spopolamento commerciale del centro. Un bell’esempio è Versicò, una bottega artigiana aperta nel 2023 in Contrada della Rosa, in uno spazio chiuso da tempo, impegnata nella creazione di pattern illustrati, nella produzione di tessuti stampati esclusivi e nella realizzazione di complementi d’arredo “gioiosi”. Basta entrare in questo ambiente luminoso e variopinto per ritrovare il buonumore, tra festoni di stoffa e creazioni in bella mostra. Anche il nome è un’invenzione: l’abbreviazione dell’aggettivo “versicolore”, che significa “di colore vario e cangiante”.
Creativi Anima creativa di questo laboratorio è Eleonora Spada, 31 anni, che ha saputo unire una tradizione di famiglia al suo talento artistico. Prima allieva del liceo artistico ferrarese Dosso Dossi, poi studentessa di illustrazione presso la scuola Internazionale di Comics a Padova, e specializzata in grafica d’arte all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Inoltre, Eleonora, è figlia d’arte, la sua mamma è Giorgia Sangiorgi, che con la sorella gestisce dal 1980 l’omonima tappezzeria, pochi numeri civici più in là, avendo a loro volta appreso il mestiere dal nonno, che aveva bottega a Tamara.
«Sono cresciuta giocando con gli scampoli di stoffa, ho sempre dato una mano quando c’era bisogno, sono stata abituata al lavoro manuale: i nonni mi hanno insegnato a cucire, lavorare a maglia, tutte cose che un tempo ognuno faceva in casa. Non volevano tanto che imparassi un mestiere, quanto piuttosto tenermi buona! Ad un certo punto mi sono chiesta come potevo coniugare la mia formazione artistica con il patrimonio di esperienza famigliare. Così ho declinato la passione per l’illustrazione trasferendo i miei disegni su tessuto. Poi è arrivata l’idea di trasformare questi tessuti in qualcosa di utile, come tende, tovaglie, rivestimenti, ma anche runner, foulard, astucci, e tanto altro».
Ad affiancarla e sostenerla c’è il compagno Simone Bulletti, architetto toscano di 32 anni. Anche lui ha scelto di mettere la sua preparazione al servizio della causa: «Ho una predilezione per l’interior design – spiega – per questo realizzo arredi e complementi di Versicò. Inoltre, mi occupo della parte più tecnica, elaboro in digitale quello che Eleonora crea su carta con il disegno ad acquerello o tempera, perché possa poi essere impresso su tessuto». «In tutto questo anche la mia famiglia mi è sempre stata accanto con ottimi consigli, data l’esperienza nel settore» aggiunge Eleonora.
Imprenditori Per l’avvio dell’attività i due giovani hanno goduto di un finanziamento del Fondo Selfiemployment di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo economico. Grazie a questo hanno potuto acquistare parte dell’attrezzatura necessaria, come computer e macchine da cucire, ed ora si stanno rendendo progressivamente autonomi, grazie alle numerose richieste che ricevono. Si promuovono attraverso il passaparola e i social, ma anche con la partecipazione e fiere ed esposizioni, riuscendo a distinguersi per l’originalità e unicità delle loro fantasie. «Per noi è importante occuparci di tutta la filiera del processo creativo, dall’immagine iniziale, fino al prodotto finito – precisano i ragazzi – ed anche che ognuno dei nostri prodotti sia esteticamente bello, curato, ma anche capace di dare felicità. Devono essere resistenti e durevoli, per accompagnarti giorno dopo giorno in ogni momento. Allo stesso tempo cerchiamo di essere gentili con l’ambiente, scegliendo materie prime con ridotto impatto ambientale, presso ditte che possono garantire un’adeguata certificazione”.
L’ultima uscita della primavera è “Gatti a Ferrara”, dove i simpatici felini si aggirano tra il Castello e il Savonarola, in mezzo ad una pioggia di cappelletti. Mentre Eleonora è ora al lavoro sulla produzione estiva ispirata al mare, con fantasie di coralli rossi. “Disegno a mano con tecniche tradizionali. Mi ispiro agli elementi naturali del nostro paesaggio, li mescolo con ricordi della mia infanzia, inventando linee narrative attraverso le composizioni di animali e piante. Così è nato il pattern “Jungle Adriatico” dove ho inserito pappagalli tra piante ed essenze autoctone della nostra riviera, in memoria di quando da piccola ai Lidi c’era un signore che veniva in spiaggia con questi uccelli esotici sulle spalle. Oppure la stampa “Tornando a casa” è ispirata a quando da bambina andavo dai nonni in campagna e mi perdevo in giardino tra garofani, fiori di campo, lucertole e le lumache che uscivano dopo la pioggia. Anche se quella che è stata più apprezzata è la fantasia natalizia con bacche e pettirossi».
«Sperimentiamo, personalizziamo, a volte azzardiamo – racconta ancora Simone –, come con le immagini delle formiche che mangiano le briciole della torta o dei merli che vanno a caccia di lombrichi, scene evocative, che però o si amano o proprio non piacciono. Ci dedichiamo a idee che abbiamo prima di tutto un significato per noi. Poi certo dobbiamo anche tenere conto delle preferenze dei clienti, l’importante è amare quello che facciamo».
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