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La tragedia

Incidente mortale a Ro. Chi era il copparese Gianni Pasti

Annarita Bova e Daniele Oppo
Incidente mortale a Ro. Chi era il copparese Gianni Pasti

Scooter contro il camper e il 66enne di Coccanile è morto nello schianto. Faceva l'agricoltore insieme al fratello maggiore

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Ro Questione di attimi e la vita di Gianni Pasti, 66 anni di Coccanile, si è fermata lungo la strada provinciale 5 a Ro ieri mattina alle 8.20. Una precedenza non rispettata o una manovra non corretta e lo scontro tra lo scooter su cui viaggiava e un camper è stato inevitabile. Pasti sarebbe morto sul colpo, ma la dinamica è ancora al vaglio della Polizia locale Terre e Fiumi. Il 66enne stava viaggiando sulla provinciale in direzione Ro quando un uomo sulla settantina alla guida di un camper si è immesso sulla stessa da via Benetti. Pasti avrebbe cercato di attirare l’attenzione del camperista, ma ormai era troppo tardi e per quanto abbia cercato di evitarlo, lo scontro è stato fortissimo.

Sono stati i residenti nelle case che affacciano sulla statale a chiamare i soccorsi. Sul posto è arrivata l’ambulanza del 118, l’automedica, i carabinieri di Copparo e la Polizia locale. In attesa dei soccorritori c’è chi ha cercato di capire se Pasti fosse o meno cosciente, ma l’uomo non ha mai dato segni di vita. I medici hanno tentato di rianimarlo a lungo, sperando in un miracolo. Minuti interminabili, ma alla fine non hanno potuto fare altro che dichiarare il decesso. «Abbiamo sperato fino alla fine che lo caricassero sull’ambulanza, ma la situazione è apparsa fin da subito disperata - raccontano i residenti -. L’uomo alla guida del camper è rimasto fermo, quasi paralizzato dalla paura. Il mezzo non è nuovissimo, forse non ha nemmeno fatto in tempo a frenare». «Abbiamo sentito un botto e poi qualcuno gridare - va avanti una signora che abita in via Benetti -. Quando siamo arrivati aveva ancora il casco, la moto era vicino al palo. Un mio vicino diceva di non muoverlo, di non toccarlo e così abbiamo fatto. La squadra dei medici ha fatto ogni cosa possibile, ma alla fine si sono dovuti arrendere».

Il pubblico ministero di turno, Ciro Alberto Savino, ha disposto il trasferimento della salma all’istituto di Medicina legale, ma al momento non sembra intenzionato a richiedere l’esecuzione dell’autopsia, bensì si dovrebbe limitare a un preliminare esame esterno. È invece possibile che venga disposta una consulenza cinematica per una ricostruzione dettagliata della dinamica dell’incidente e dei fattori che potrebbero averlo determinato, con indicazione delle eventuali e diverse responsabilità. Questo fa capire che la dinamica non sarebbe ancora del tutto chiara e ci sono alcuni elementi da approfondire. La statale è rimasta chiusa per diverse ore all’altezza della rotatoria Insorgenti del Basso Po con deviazione verso Ferrara e verso Guarda.

 

Chi era

Gianni Pasti era un copparese doc, nato e vissuto per tantissimi anni a Tamara, anche se da almeno una decina d’anni viveva con la compagna Elga a Coccanile. Pasti faceva l’agricoltore assieme al fratello maggiore Silla, con diversi ettari di proprietà di famiglia in due diversi posti fuori dall’abitato di Tamara. Per anni i terreni erano coltivati a frutteto, ma da qualche tempo era entrato con la sua azienda in una cooperativa. «Era una carissima persona, ci vedevamo ancora in paese, anche se ovviamente negli ultimi anni essendosi trasferito si vedeva meno. Comunque ogni giorno era nella proprietà di famiglia assieme al fratello, con il suo inseparabile scooter, che aveva preso qualche tempo fa da un dipendente di un’azienda tamarese. I due fratelli sono due persone che hanno lavorato sempre tanto», ci racconta un tamarese che conosce i fratelli da molti anni. 

La notizia della morte di Pasti ieri si è sparsa velocemente, prima a Coccanile dove abitava, poi nel resto del territorio Copparese. Quello dove Pasti era conosciuto per l’attività lavorativa, ma anche perché era sempre in prima fila nei ritrovi della classe di ferro 1958. Questo gruppo di amici ed ex compagni di classe, infatti, con una certa frequenza si ritrovano in un locale del Copparese per ricordare i tempi passati insieme. E Gianni era sempre presente. «Era in classe con me alle elementari, poi ci siamo ritrovati a queste cene. È sempre stato cordiale e disponibile», dice un altro amico. 


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