Morto nello scontro con un furgone. Chi era Max Branda di Pieve di Cento
Il motociclista 57enne ha perso la vita in un incidente a San Matteo della Decima. Era molto conosciuto e gli amici lo ricordano anche così: «Divertente, generoso, un vulcano e sempre a disposizione della comunità»
San Matteo della Decima L’ennesima tragedia sulle strade si è consumata mercoledì mattina (18 giugno) a San Matteo della Decima, poche centinaia di metri oltre il confine ferrarese: Massimiliano Max Branda, 57enne motociclista di Pieve di Cento ha perso la vita dopo l’impatto contro un camioncino sulla via Cento, mentre si dirigeva verso San Giovanni in Persiceto.
La dinamica del sinistro è ancora in corso di accertamento ma dalle prime ricostruzioni pare che l’uomo, che percorreva la via Cento in sella alla propria moto Triumph verso San Giovanni in Persiceto, una volta arrivato all’incrocio nei pressi della pizzeria “Ciro” si sia trovato davanti un camioncino che stava svoltando alla propria sinistra per imboccare via Marefosca. Branda non avrebbe fatto in tempo a frenare e si sarebbe così violentemente scontrato contro la sponda destra del cassone posteriore del camioncino. Un urto tremendo che purtroppo non gli ha lasciato scampo.
L’autista del camion e due automobiliste che precedevano la moto hanno immediatamente chiamato i soccorsi che in breve tempo sono arrivati sul posto nel disperato tentativo di salvare l’uomo le cui ferite però si sono rivelate troppo gravi. Nel mezzo dell’incrocio, a terra, è rimasta la moto distrutta all’anteriore con le forcelle ripiegate all’indietro e la sponda destra del camion curvata dall’impatto violento. I sanitari del 118 purtroppo dopo aver tentato ogni manovra di rianimazione hanno solo potuto constatare il decesso.
Sul posto i carabinieri della stazione di San Matteo della Decima e del nucleo radiomobile di Cento che hanno gestito la viabilità, chiudendo per lungo tempo al traffico la via Cento, ed effettuando i rilievi del caso che dovranno stabilire le precise responsabilità dell’accaduto. In supporto per la messa in sicurezza della strada e dei mezzi anche i vigili del fuoco di San Giovanni in Persiceto. «È stato terribile, ho sentito un botto fortissimo e poi ho visto la moto volare», è stato il commento di una delle automobiliste che hanno chiamato i soccorsi ancora visibilmente scossa dall’accaduto. «Abbiamo subito chiamato i soccorsi, abbiamo sperato fino all’ultimo che potesse cavarsela ma purtroppo non è stato così».
Molto conosciuto Il 57enne era residente a Pieve di Cento. Conosciuto come Max, era molto noto e benvoluto nella zona, anche per il suo impegno in progetti di solidarietà. Sul tragico incidente costato la vita a Max Branda è intervenuto il sindaco di Pieve, Luca Borsari: «Esprimo a nome di tutta la comunità pievese il mio cordoglio e rivolgo a tutti i suoi cari un abbraccio colmo di umanità e affetto».
La notizia della morte di “Max” è arrivata a Pive come un fulmine a ciel sereno. Mercoledì mattina, stando a quanto raccontano alcuni amici, l’uomo stava andando a lavorare, percorrendo la stessa strada che ha fatto centinaia di volte e che quindi conosceva molto bene. «Era una persona divertente, generosa, che portava sempre il sole quando arrivava - raccontano gli amici -. Non si è mai tirato indietro mettendosi a disposizione della comunità di Pieve di Cento per ogni cosa. No stava mai fermo, era un vulcano ed è per questo che lo conoscevano tutti, da Pieve a Cento e anche nel bolognese».
La salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria e quasi sicuramente verrà disposta l’autopsia. Potrebbe essere disposta una perizia cinematica con lo scopo di ricostruire la dinamica del sinistro, individuando le cause e le responsabilità.