La Nuova Ferrara

Ferrara

Edilizia pubblica

Case popolari,  a Ferrara meno alloggi vuoti e tempi di assegnazione più rapidi

di Marco Nagliati
Case popolari,&nbsp; a Ferrara meno alloggi vuoti e tempi di assegnazione più rapidi<br type="_moz" />

In approvazione le nuove convenzioni con Acer e per i servizi di Asp

2 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Due delibere non banali presentate ieri pomeriggio in Commissione (legate ai servizi alla persona), entrambe approvate all’unanimità per il passaggio decisivo in Consiglio comunale. La prima riguardava l’approvazione della convenzione per l’affidamento ad Acer (Azienda Casa Emilia Romagna) della gestione dell’edilizia residenziale pubblica: le case popolari. Il nuovo documento è modificato dopo dieci anni e avrà validità per cinque anni. «Abbiamo mantenuto quello che funzionava e rivisto qualcosa che non andava bene – spiega l’assessora Cristina Coletti -; ricordiamo che l’azienda casa ha un peso provinciale, tanto che modulare la convenzione ha avuto un forte coinvolgimento di tutti i comuni della provincia. Specifico che il protocollo ha avuto anche la condivisione dei sindacati». Alessandra Genesini, responsabile comunale settore Servizi alla persona, è entrata nel dettaglio. Ovvero, quali sono gli obiettivi che si propone di raggiungere la convenzione. Intanto la riduzione degli alloggi vuoti e dei tempi di approvazione per l’assegnazione delle case. Nondimeno verrà ampliato il monitoraggio sull’andamento del contratto che, in sostanza, intende ridurre le morosità. Nell’anno scorso almeno 900.000 euro (dato a livello provinciale) sono risultati inesigibili. Ora il Comune entro tre mesi attenzionerà l’utente in caso di morosità, onde evitare l’accumulo esagerato di bollettini non pagati. Un ordine di grandezza: nel territorio comunale ci sono 350 alloggi Acer e il costo massimo mese alloggio per l’utente non supererà i 51 euro. «L’emergenza abitativa si coglie – interviene Massimo Buriani, capogruppo Pd -: vogliamo un’attenzione adeguata. E un ampliamento del portierato sociale».

Seconda delibera esaminata: approvazione del contratto di servizio tra Comune di Ferrara, Voghiera, Masi Torello, Asp (centro servizi alla persona) e Azienda Usl per la realizzazione di servizi sociali e socio sanitari fino a dicembre 2027. Con opzione per un rinnovo al 30 giugno 2030. A bilancio il Comune ha messo 7 milioni e 500.000 euro di fondi e la cifra ha fatto alzare un sopracciglio a tutto il gruppo d’opposizione: bassa. «Ma a questi denari – approfondisce Coletti – vanno aggiunti fondi statali e regionali su progettualità specifiche. Per un totale che può salire a 10 milioni di euro». L’Asp ha l’obbligo di raggiungere il livello essenziale di prestazione. Come almeno un assistente sociale ogni 5.000 abitanti (a Ferrara siamo a 1 assistente ogni 3.000), creare progetti sulla disabilità, istituire processi di integrazione sociale, interventi sulla popolazione detenuta, sistema di accoglienza di 2º livello. La Commissione ha altresì richiesto una maggiore sinergia tra il Comune e l’Asp. Si approfondirà in Consiglio.l