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Assalto col bisturi a Lido Estensi: patteggia

Alessandra Mura
Assalto col bisturi a Lido Estensi: patteggia

La pena di 1 anno, 1 mese e 10 giorni convertita in lavori socialmente utili. L’uomo aveva raccontato di avere agito per disperazione dopo continue minacce

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Lido Estensi Ha patteggiato un anno, un mese e dieci giorni - pena convertita in lavori socialmente utili - il 53enne comacchiese che nel settembre dello scorso anno era stato arrestato dai carabinieri mentre cercava di scavalcare la recinzione di un’abitazione di Lido Estensi portando con sé una mannaia, un bisturi e una bottiglietta di acido muriatico. La vicenda, come dimostrato dalle indagini, si è rivelata connessa a un giro di spaccio di droga che aveva proprio nella villetta presa d’assalto il suo quartier generale. Il 53enne era stato arrestato per tentato omicidio, accusa poi caduta e riqualificata in minacce aggravate con l’aggiunta di porto abusivo di arma e tentata violazione di domicilio. Agli inquirenti l’uomo aveva spiegato di aver agito per disperazione, dopo aver ricevuto, e denunciato, minacce e intimidazioni dal pregiudicato che viveva nella villetta, per conti in sospeso legate agli stupefacenti.
Era stata proprio la sorella dell’arrestato, preoccupata, ad avvertire i carabinieri, dopo che l’uomo le aveva confidato il proposito di risolvere la situazione una volta per tutte, ricorrendo alle vie di fatto. I carabinieri erano intervenuti in tempo, bloccandolo mentre stava cercando di scavalcare l’alta recinzione attorno alla villetta, trasformata in una sorta di fortino con reti oscuranti e inferriate a porte e finestre. Da lì il proprietario, un trentenne, insieme a un coetaneo gestiva una rete di spaccio con una clientela fissa, e “addestrata” con le buone o le cattive a mantenere il silenzio con le forze dell’ordine nel caso fossero stati controllati e interrogati. Ed è in questo clima di minacce, aveva poi raccontato l’arrestato, che era maturata la sciagurata spedizione alla villetta. Le indagini sullo spaccio di droga avevano portato a due arresti, e c’erano stati diversi sequestri di sostanze stupefacenti: oltre mezzo chilo di cocaina, due chili di hashish, un chilo di marijuana, quasi due chili di ketamina, e varie dosi di eroina e mdma.
L’episodio del settembre scorso rappresentava dunque la punta dell’iceberg di una situazione ben più complessa e portata alla luce da carabinieri e procura. Il 53enne, assistito dall’avvocato Bernardo Gentile, si era visto inizialmente rigettare dal gup la richiesta di patteggiamento, e gli atti erano stati inviati al giudice del dibattimento. La richiesta di patteggiamento, riformulata, ieri è stata accolta e la pena convertita in lavori socialmente utili.

Alessandra Mura

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