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Diabete, la conoscenza si fa anche grazie al teatro. Lo spettacolo a Ferrara

Diabete, la conoscenza si fa anche grazie al teatro. Lo spettacolo a Ferrara

Suggestiva serata di informazione con Diabetable. Una cena diventa l’occasione per scoprire sintomi e cure dello stigma

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Ferrara Informare, sensibilizzare, parlarne: tre linee guida che hanno permesso di portare a Ferrara, Diabetable, l’evento di sensibilizzazione sul diabete mellito di tipo 1, quello cosiddetto infantile. Il format è assai coinvolgente: un gruppo di commensali cena insieme, ma l’attenzione è calamitata da quattro attori - Sebastiano Gavasso, Adelaide Di Bitonto, Viviana Picariello, Eleonora Belcamino - che si trovano tra i commensali e in un allestimento di 40 minuti portano in scena tutto ciò che è diabete. Lo “stigma”, così viene chiamata una malattia che può colpire chiunque, che ha sintomi inconfutabili e tra i più svariati, ma che soprattutto condiziona la vita del malato e di chi gli vive accanto.

In quei 40 minuti c’è modo di riflettere, di prendere coscienza di quanto poco si parli della malattia e delle condizioni fisiche e psichiche di chi la vive. Ma quel lasso di tempo, dove non si sente neppure il tintinnio delle forchette dall’alto grado di coinvolgimento, serve anche a pensare. E qui si inserisce il secondo momento di Diabetable, portato a Ferrara dalla giornalista Camilla Ghedini, e che ha visto al tavolo una ventina di ospiti tra politici, specialisti della salute, addetti ai lavori. Moderati da Francesca Parisella, giornalista Rai, ognuno ha proposto un pensiero, capace di dare valore all’evento, affinché non rimanga solo una “bella serata” ma diventi un momento da non dimenticare.

«È un tema di grande attualità affrontato in maniera innovativa - dice l’assessore Coletti - con formule non standardizzate ma incisive, che coinvolgono in forma diretta tutti i soggetti interessati in una esperienza destinata a sensibilizzare anche noi istituzioni come persone e genitori. La conoscenza è prima e più importante forma di prevenzione».

«Il diabete di tipo 1 - aggiunge Marcello Monesi, direttore dell’Unità Diabetologia Ausl - è una patologia cronica complessa che richiede una gestione continua e consapevole fin dall’età pediatrica. Oltre agli aspetti clinici, è fondamentale considerare l’impatto psicologico e sociale sulla persona e sul nucleo familiare. Nella provincia di Ferrara sono attivamente seguite poco meno di mille persone. L’evoluzione costante delle terapie, non solo insuliniche, e delle tecnologie ha contribuito in modo significativo al miglioramento della qualità di vita, ma resta ancora molto da fare. Ai miei pazienti giovani dico: arriverà un giorno in cui la malattia sarà superata».

«La sensibilizzazione nei confronti di questa malattia cronica - aggiunge Chiara Zatelli, UOC Endocrinologia Unife - è fondamentale per comprendere appieno il suo impatto sulla qualità della vita dei soggetti affetti, che hanno ed avranno bisogno per tutta la vita di un setting assistenziale di cura dedicato». «La serata di Diabetable - ha concluso Marco Amelio, presidente Confcommercio Ferrara - consente di comprendere l'impatto nel quotidiano personale e delle famiglie. Credo sia un’importante occasione di acquisizione e di successiva riflessione per il nostro sistema, che si occupa di accoglienza e ristorazione». 

Gli ospiti

Diabetable è nato da un’idea di Monica Priore, nuotatrice brindisina affetta dalla patologia, prima in Europa a fare la traversata dello Stretto di Messina. Un’impresa che nel 2007 le è valsa gli onori della cronaca nazionale, che lei ha saputo e voluto trasformare in una opportunità di sensibilizzazione sul diabete mellito di tipo 1 e sull’importanza dello sport per convivere con la malattia. Nel 2010 ha replicato nel Golfo di Napoli. È del 2014 l’esordio come autrice dell’autobiografia Il mio mare ha l’acqua dolce (Mondadori). Nel 2015 ha attraversato l’Italia, in camper, con Volando sulle onde della vita. Nel 2017 è stata insignita, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Cavalierato della Repubblica “Per la testimonianza dell’importante contributo dello sport nel superamento dei limiti derivanti dalla malattia”.

All’evento, organizzato dalla giornalista Camilla Ghedini, all’hotel Duca Isabella, hanno partecipato: l’assessore alla Politiche Sociosanitarie Cristina Coletti; Paola Boldrini, vice presidente Intergruppo parlamentare Diabete, Obesità, Malattie Croniche non Trasmissibili; Marcello Monesi, direttore UOC Diabetologia Territoriale Ausl Ferrara; Maria Chiara Zatelli, UOC Endocrinologia e Malattie del Ricambio Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara e Dipartimento Scienze Mediche Unife; Pietro Ferrario e Giulia Fressola, medici specializzandi all'ultimo anno di specialità, Unife, con indirizzo diabetologico ed endocrinologico pediatrico; Marco Amelio e Davide Urban, presidente e Direttore di Ascom-Confcommercio; Fabiano Marra (Diabete Italia); Eleonora Belcamino e rappresentanti dell’azienda Medtronic, che sostiene in forma non condizionante il progetto nazionale.