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Il grido d’aiuto di Pontelagoscuro: «Basta poco e ci scappa il morto»

Andrea Mainardi
Il grido d’aiuto di Pontelagoscuro: «Basta poco e ci scappa il morto»<br type="_moz" />

Bottigliate e aggressioni in piazza tra gruppi di albanesi e nordafricani. Il paese si riscopre fragile: «Integrazione minima e tanto individualismo»

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Pontelagoscuro Dopo settimane di relativa calma torna a scottare, non solo dal punto di vista atmosferico, Pontelagoscuro. Lunedì sera mentre piazza Buozzi era affollata di famiglie ed anziani in cerca di un minimo di rifugio dal caldo, la violenta rissa tra un gruppo di albanesi e nordafricani ha sconvolto tutti. Sono volati pugni, sedie e bottiglie ed e solo una casualità se non si parla di una vera e propria tragedia. Questo episodio riaccende i riflettori sulla sicurezza mancante a Pontelagoscuro, dove gruppi di diverse provenienze lottano per una presunta supremazia del territorio che non e altro che la più classica delle guerre tra poveri.

A rimetterci sono le famiglie ed i lavoratori, stranieri ed italiani, che ogni giorno tentano di rendere vivibile la frazione. L’altra sera i problemi sono iniziati vicino al bar via Risorgimento: «Hanno iniziato la rissa qui fuori e poi sono corsi verso piazza Buozzi - racconta la barista - è stato tutto molto veloce ed improvviso, difficile da capire».

Gli avventori del bar scuotono la testa, rassegnati: «Serve un presidio delle forze dell’ordine a Pontelagoscuro. L’ufficio della Polizia Locale era utile in questo senso mentre ora non c’è più alcun tipo di controllo che sia un deterrente. Queste persone comunque non vengono tutte da qui ma in molti si spostano da Barco. Il problema sono le seconde generazioni di stranieri, nemmeno loro si stanno integrando e si creano così gruppetti di varie nazionalità che finiscono poi per fare rissa. Ormai c’è da aver paura a passare per piazza Buozzi la sera».

Il titolare del negozio di alimentari sotto i portici della piazza è stato testimone in prima persona della rissa: «Ho visto che si rincorrevano e lanciavano bottiglie. A Pontelagoscuro serve un giro di vite da parte delle autorità. Anche io sono straniero ma con questi episodi ci rimettiamo tutti, anche chi come me lavora duro ogni giorno. Purtroppo è pieno di questi personaggi ormai, che andrebbero messi in prigione invece sono lasciati liberi di fare ciò che vogliono. Lunedì c’erano anche tanti bambini in piazza e, con le bottiglie, basta davvero pochissimo per farci scappare il morto».

È dunque lo sfilacciamento del tessuto sociale la prima causa individuata un po’ da tutti che sta portando Pontelagoscuro ad essere sempre meno una comunità, e sempre più divisa in piccoli gruppi di diversa provenienza. La situazione ricorda molto da vicino lo scenario che alla fine degli anni ’90 caratterizzava il quartiere di viale Krasnodar. Con le grandi migrazioni provenienti dall’Est Europa ci furono anni difficili per quella zona. Pian piano però si formò una comunità diventata tale solo col tempo e con l’aggregazione, portata avanti anche dal lavoro di Domenico Bedin.

Negli ultimi anni invece gli arrivi si sono concentrati proprio su “Ponte” ed il quartiere di Barco, non privi di problematiche anche nei decenni passati, complice anche la riqualificazione della zona Gad che ha spostato in periferie fenomeni di spaccio e degrado appesantendo ulteriormente il “carico” già elevato di queste zone. «È ormai la normalità – proseguono altri residenti storici – e probabilmente i social ed il fatto che non siano coinvolte persone italiane amplifica tutto. Si nota anche un certo degrado, che a suo tempo non c’era. Manca la volontà di molti che abitano a Pontelagoscuro di prendersi cura della frazione. Cominciando da cose semplici come il gettare la spazzatura, che invece si trova ovunque, oppure mantenendo case e giardini in uno stato dignitoso di decoro».

Le previsioni non sono buone, anzi: «Di certo – affermano all’Enry’s Bar di via Savonuzzi – con la fine delle scuole tornerà anche il problema dei gruppetti di adolescenti che scorrazzano in giro lasciando sporco ovunque».

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