Portomaggiore, punta una pistola ai ragazzini. L'ex carabiniere: «Non volevo fare del male»
L’uomo di 68 anni rimane in carcere. Aveva minacciato alcuni giovani e deteneva armi illegalmente
Portomaggiore Resta in carcere l’uomo di 68 anni che aveva redarguito un gruppo di ragazzini nella zona della stazione di Portomaggiore perché, a suo dire, arrecavano disturbo e ostruivano la strada. E aveva “rafforzato” la sua ramanzina impugnando una pistola. Non l’unica arma in suo possesso, avevano appurato poi i carabinieri visto che nella sua abitazione c’era un piccolo arsenale, non denunciato. E per il pensionato era scattato l’arresto per detenzione e porto illegale di armi da fuoco, ricettazione e minaccia aggravata.
Ieri davanti al gip l’uomo, un ex carabiniere, ha spiegato di essere molto provato da problemi di salute che lo affiggono e gli impediscono di dormire, e di non avere avuto intenzione di fare del male ai ragazzi, ma solo di sgridarli. La difesa (avvocato Fabio Monaldi), anche in ragione dei malanni del suo assistito aveva chiesto una misura restrittiva meno severa, ma il giudice ha deciso per la custodia in carcere.
Erano stati proprio i ragazzi, intimoriti dalla piega che aveva preso la lite, ad avvertire i carabinieri. L’uomo, in auto, li aveva affrontati perché secondo lui con le loro biciclette e scooter ostruivano il traffico. Ma non si era limitato alle parole: dal cruscotto aveva estratto una pistola e con quella aveva minacciato il gruppo di giovanissimi. «Non volevo fare del male», si è poi giustificato.
I suoi problemi, però, poco dopo sono andati oltre la lite armata in strada perché i carabinieri, vista la situazione, hanno voluto capire le circostanze per cui l’uomo deteneva un’arma e sono andati a casa sua a controllare. Trovando un arsenale che non era mai stato dichiarato, consistente in quattro fucili da caccia calibro 12, tre revolver calibro 38 e una pistola calibro 7,65, tutte detenute illegalmente, oltre a 200 munizioni di vario calibro, fondine per il porto delle pistole, cartuccere, un apparecchio per comunicazioni radio e un lampeggiante a luce blu, di quelli in uso alle forze dell’ordine cui in passato apparteneva. Una dotazione di armi illegale considerata un indice di pericolosità sufficiente a richiedere la custodia cautelare in carcere.
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