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Ferrara avvolta nella canicola, ma non c'è ancora il record

Stefano Ciervo
Ferrara avvolta nella canicola, ma non c'è ancora il record

Picco di 37° a Pontelagoscuro e 35,8° in zona urbana. Allerta per gli anziani e i malati: oggi piccoli miglioramenti

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Ferrara Alle spalle c’è la giornata finora più calda dell’estate, ieri, e davanti un lievissimo miglioramento per gli indici di disagio climatico, ma non per la città quanto per il resto del territorio. Il picco delle temperature è comunque ancora abbastanza lontano dai record assoluti per giugno, che risalgono al 2003. Si stanno nel contempo moltiplicando i malori con complicanze di tipo sanitario, soprattutto tra gli anziani con problemi renali, di qui l’invito dell’Asl a difendersi anche con l’idratazione.

Secondo la rilevazioni ufficiali dell’Arpae (all’ombra e a giusta distanza da asfalto e muri), in città la temperatura più alta raggiunta ieri è stata di 35,8° misurati alle 17.30, ma l’intero pomeriggio è stato attorno a queste misure. Nella zona del Po, a partire da Pontelagoscuro, è andata un po’ peggio, con i 37° raggiunti alle 16.30, e sempre nel cuore del pomeriggio ci sono stati i 37,4° di Bondeno, allargando lo sguardo all’intero territorio. Non siamo ancora arrivati, quindi, alla massima storica di questo mese, che stando al portale ilMeteo.it è stata rilevata in città nel 2003, 37,4°. Oggi e domani le previsioni dell’ufficio meteo dell’agenzia regionale danno in lieve diminuzione l’indice di disagio climatico del territorio, mentre Ferrara città resta bollino rosso.

È da qualche giorno che i sanitari stanno registrando un aumento dei soccorsi a persone anziane con febbre alta, coliche e infezioni renali, assieme a qualche caso di guai polmonari. Si può presumere la connessione con la crescita progressiva delle temperature alle quali di solito, in età avanzata, non fa seguito un adeguato aumento dell’idratazione. Ieri l’Asl ha diffuso il decalogo con consigli pratici e informazioni utili per affrontare l’ondata di caldo, più o meno quelli cui ci si è abituati da anni: tra i rischi, oltre alla disidratazione, vi sono «insolazione, crampi, edema, congestione, effetti sulla pressione arteriosa, stress da calore, il colpo di calore, ma anche l’aggravamento di malattie preesistenti e anche la febbre».

Nel decalogo vi sono tra le altre cose «conservare correttamente i farmaci e gli alimenti», e «sorvegliare e prendersi cura delle persone a rischio e degli animali domestici». È sempre attivo il numero verde 800072110 al quale anziani e persone in difficoltà possono rivolgersi per informazioni e consigli. Sia per “Uffa che afa” di Ferrara che per E-care, presente nei comuni del Distretto Ovest e Sud Est, il numero verde è disponibile dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17 e il sabato dalle 8.30 alle 13, ed è valido su tutto il territorio provinciale. Questi servizi, ricorda l’Asl, si occupano anche di monitorare le persone a rischio, garantendo un monitoraggio telefonico periodico agli anziani segnalati dagli enti locali, per non lasciarli mai soli. 

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