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Il caso

Ferrara, borsa rubata e le svuotano i conti. «Carte sbloccate e super prelievi»

Francesco Gazzuola
Ferrara, borsa rubata e le svuotano i conti. «Carte sbloccate e super prelievi»

La vittima è una donna di 78 anni che è stata avvicinata nel parcheggio del centro commerciale Il Castello e ha subito il furto. Da lì è iniziato l’incubo, con i ladri che al telefono si sono finti carabinieri

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Ferrara Un salto al centro commerciale che si è trasformato in un incubo per una donna di 78 anni finita preda di un vortice di illegalità, prima subendo il furto della borsa, poi la chiamata con un finto carabiniere e infine il prosciugamento dei conti bancari, con 27mila euro persi.

È l’anziana a prendere coraggio e raccontare la vicenda al nostro giornale. Tutto è cominciato martedì 17 giugno alle 17.15 circa: «Mi accingevo a tornare a casa dopo essere stata all’Ipercoop Il Castello. Sono salita in auto e ho appoggiato la borsa sul sedile a lato del guidatore – spiega la donna –, quando una macchina si è accostata alla mia e un uomo mi ha chiesto un’informazione. Vista l’insistenza sono scesa e gli ho risposto. Risalita, il motore – con sistema keyless – non si accendeva, ho guardato sul sedile a fianco e la borsa non c’era più: mi avevano rubato documenti, telefono, quattro carte bancarie e chiavi della macchina». Rimasta a piedi, lontano da casa e con un marito affetto da Alzheimer ad attenderla, la 78enne è andata nel panico: «Ho preso un taxi ma era una giornata trafficata e ho aspettato 40 minuti. Solo a bordo ho bloccato le carte di credito della banca al call center».

Arrivata a casa «il badante di mio marito mi ha detto che aveva provato a telefonarmi: gli avevano risposto i carabinieri dicendo che avevano trovato la borsa individuando due donne che armeggiavano ad un bancomat». A quel punto anche l’anziana ha digitato il suo numero: «Dall’altra parte mi ha risposto qualcuno che si è detto un carabiniere, rassicurandomi per il ritrovamento della borsa e dandomi appuntamento la mattina dopo in caserma. Allo stesso modo ho contattato il 112 per una verifica ma l’operatore ha risposto che non era di sua competenza accertare la cosa».

La mattina dopo, la scoperta. La donna è venuta a sapere non solo che i ladri si erano spacciati per carabinieri, ma anche che avevano effettuato prelievi di denaro contante e bonifici bancari, elevando i massimali delle carte e disinvestendo fondi tramite la sezione online della banca sul mio cellulare». Persi un totale di «27mila euro, con due bonifici da 15mila fortunatamente bloccati e stornati». Ma lo stupore e lo sconcerto della signora sono stati ancora maggiori quando ha scoperto che una delle carte che aveva bloccato per «sospetta frode o smarrimento alle 18.43, era stata poi sbloccata alle 22.46 senza la mia autorizzazione», o quantomeno non fisicamente. I ladri infatti, disponendo del cellulare della 78enne, si sono mossi a loro piacimento, avendo anche a disposizione i vari Pin, «camuffati all’interno della borsa in vario modo»: insomma, un gioco da ragazzi per quella che appare come «una banda molto abile che farà danni in tutta Italia», avverte la donna, che intanto spera nel rimborso dopo essere stata «vittima di furto con destrezza e truffa aggravata».