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Copparo, nomi dei Caduti ormai illeggibili

Copparo, nomi dei Caduti ormai illeggibili

Preoccupante la situazione di lapidi e monumenti in tutto il Copparese Scritte scomparse a Gradizza, Coccanile, Saletta e Sabbioncello S. Vittore

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Copparo E dire che quest’anno si è celebrato l’80esimo anniversario della Liberazione. Eppure, a volte la memoria verso chi si è sacrificato per la patria è troppo corta e così abbiamo provato a vedere di che salute godono le lapidi e i monumenti ai Caduti presenti nel territorio comunale copparese. Lo abbiamo fatto perché alcune segnalazioni erano già arrivate proprio in occasione del 25 Aprile, con lamentele per i nomi dei Caduti in diversi casi ormai illeggibili, ma di recente è arrivata anche la richiesta dei residenti di Ambrogio, una delle frazioni copparesi che ha pagato il pegno maggiore in termini di vittime nelle due guerre mondiali. Per questo i residenti vogliono un monumento che ricordi queste persone.

A Sabbioncello San Vittore la lapide si trova nel fianco della chiesa con nomi pressoché illeggibili. Non va molto meglio nel monumento ai Caduti in piazza a Saletta, dove si aggiunge una recinzione tutta arrugginita. Lapide illeggibile a Coccanile, ma probabilmente la situazione peggiore è però quella delle due lapidi a Gradizza, posizionate di fronte alla chiesa, dove le scritte sono ormai sparite. A Cesta la lapide è leggibile, essendo anche riparata da una tettoria, solo che il cancello è chiuso, quindi non è raggiungibile. Idem a Ponte San Pietro, dove il cancello chiuso impedisce di portare anche solo un fiore per queste vittime. Di Ambrogio abbiamo già detto, a Sabbioncello San Pietro e Fossalta non vi è alcuna lapide.

L’impegno Del caso si sta interessando l’attivista e politico copparese Giovanni Mazzorana, che per primo ha recepito la richiesta di Copparo ed è anche entrato in contatto con i Lagunari copparesi, a loro volta interessati a risolvere questo problema. Mazzorana, rappresentante provinciale del movimento politico Adesso Italia è andato a verificare di persona le condizioni delle lapidi: «Ormai quasi tutte illeggibili, a causa del disfacimento, della corrosione causata da meteo e smog e anche per l’incuria. Non possono bastare piccoli interventi in occasione della Festa delle forze armate il 4 novembre. I nomi dei soldati non si leggono più, giovani che si sono sacriticati per la nostra libertà. Aggiungo a questo bassorilievi scolpiti coperti da patina nera. Il 25 aprile un signore che partecipava alla commemorazione dei Caduti mi ha segnalato lapidi sporche e il cancello che permette di entrare dove c’è la lapide a Ponte San Pietro era bloccato a causa della mancata manutenzione. Credo che la tutela di questi monumenti non possa spettare solo alle associazioni, invito il Comune di Copparo a studiare un accordo con le varie associazioni combattentistiche per gestire insieme la situazione. Lo si potrebbe chiamare progetto “Beni comuni”, pubblico e privato in collaborazione per ritrovare l’orgoglio di essere italiano. Non basta la bellissima Fontana monumentale di Copparo con i nomi scolpiti a ricordo di chi è morto in guerra, andiamo a vedere cosa succede nelle frazioni, delle quali ci si ricorda soltanto in campagna elettorale». 


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