Zucche marine e olii di bellezza: a Ferrara il market “esotico” di Babul
In San Romano uno dei pochi negozi con prodotti tipici bangladesi
Ferrara Sono oltre una quarantina i negozi di frutta e verdura che in ogni angolo della città vengono gestiti per lo più da pakistani o del Bangladesh. Con prezzi decisamente inferiori a quelli della grande distribuzione, puntano anche al contatto diretto con i clienti riservando spesso una speciale attenzione alle signore anziane che aiutano a collocare la spesa nella borsa. Negozi che continuano ad aumentare evidentemente senza la preoccupazione di farsi concorrenza. I prodotti sono quelli di consumo giornaliero, frutta di stagione, verdura, qualche bibita, patatine confezionate e qualche altra aggiunta che può stimolare la spesa quotidiana, sempre però d prodotti ben conosciuti alla clientela italiana. Ci sono però due negozi che invece, oltre a tutto questo, hanno portato a Ferrara prodotti originali del proprio paese ed uno di questo si trova in via San Romano 87 gestito da Babul. La curiosità è forte perché quello che è in mostra pochissimi lo hanno visto e tanto meno assaggiato. I prodotti si suddividono in freschi, in proporzione del 20% rispetto a quelli italiani, confezionati, bibite e persino qualcosa di surgelato come ad esempio il pesce. Ci sono delle grosse pere verdi che invece sono dette "zucche marine" oppure una particolare specie di peperoncini un po’ più lunghi dei nostri e ricoperti di una apparente peluria chiamati "ocra". Fra i prodotti in scatola o in sacchetti molte sono le proposte di diverse miscele che vengono utilizzate per condire, a base di mango e di altri prodotti tra cui anche l’aglio, the in polvere oppure i sacchetti con una sorta di tagliatelle dolci che si cuociono con il latte per fare zuppe. Ci sono persino tanti tipi di olio non per frittura ma che insieme ad un burro cacao, viene utilizzato per la bellezza del corpo, lubrificare la pelle, i capelli e le labbra. Il problema spesso è riuscire a capire bene, prima a cosa serve il prodotto e poi come si prepara, anche per via dei problemi di lingua. Queste realtà non sono una novità per la città in quanto già da tempo sono attivi due piccoli supermercati collocati agli estremi della citta, con prodotti provenienti dall’Est dell’Europa, molto gettonati da quella numerosa presenza di badanti e lavoratrici ucraine, moldave e polacche.