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Unione, socialità e sicurezza. Ecco il patto di Pontelagoscuro

Andrea Mainardi
Unione, socialità e sicurezza. Ecco il patto di Pontelagoscuro<br type="_moz" />

Assemblea pubblica e tanti buoni propositi per dare al paese un po’ di serenità dopo i casi di cronaca. Fissata per il 16 luglio una cena collettiva in piazza Buozzi

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Pontelagoscuro Il gran caldo non ha fermato i cittadini della frazione dal riunirsi in piazza Buozzi. Un centinaio di persone si sono assiepate discutendo e condividendo idee ed opinioni per fare un primo passo verso una Pontelagoscuro più civile e vivibile. Presenti anche alcuni esponenti politici come Paolo Calvano, Enrico Segala, Chiara Conforti, Alessandro Talmelli, Massimo Buriani e Iolanda Madeo.

Si inizierà facendo comunità, con una cena proprio in piazza il 16 luglio dove ognuno porterà qualcosa ed il tutto sarà all’insegna della condivisione. Per il resto la discussione ha evidenziato il sentimento di abbandono che gli abitanti sentono. Abbandono dalle istituzioni e dalle Forze dell’ordine giudicate poco presenti e non responsive. Questo movimento spontaneo di cittadini ha visto Emiliano Bianchi prendere per primo la parola: «Siamo qui oggi perché ci siamo confrontati in tanti e la situazione non è più tollerabile. L’evento scatenante sono gli episodi di violenza e mancato rispetto del vivere civile per una comunità che nella sua semplicità è sempre stata coesa e rispettosa. Dobbiamo riunire le persone di buona volontà per evitare il ripetersi di queste cose. Ponte deve tornare attiva e dev’essere bella da vivere. Dobbiamo tornare a dimostrare di essere grande comunità 365 giorni l’anno riaccendendo i riflettori sul degrado».

Bianchi lancia quindi la proposta: «Costruiamo una sorta di patto tra noi e le istituzioni: le forze dell’ordine devono spiegare perché gli interventi non sono mai risolutivi per impedire a certi personaggi di spadroneggiare. Coinvolgiamo Hera e Ferrara Tua per pulizia e sfalcio. Un patto con Acer per la riqualificazione delle case soprattutto a “Ponte vecchio”. Un patto con gli assistenti sociali per gestire i casi più critici. Infine un patto con le istituzioni perché il Comune deve intervenire investendo come ha fatto anche in altri quartieri».

È intervenuta anche la preside dell’istituto Cosmè Tura di Pontelagoscuro Cristina Corazzari: «Lavorare qui è un’esperienza molto bella. Il nostro è un punto di vista privilegiato con tanti bambini di provenienze diverse. A scuola non abbiamo mai avuto problemi. Ci spaventa invece la tensione sociale. Abbiamo paura che il lavoro che facciamo a scuola vada buttato via sull’onda di una deriva razzista. Ci dispiace prevalgano violenza e tensione, per noi – ha chiuso la preside – la pace va coltivata con costanza e coerenza e che ognuno faccia il suo anche nei piccoli gesti. Serve anche l’aiuto delle istituzioni».

Sono poi intervenuti tanti altri cittadini per portare il proprio contributo. Il tema della sicurezza è centrale ed è stata evidenziata con forza anche il mancato rispetto di molti per le Forze dell’ordine. Sono state proposte una raccolta firme ed anche la limitazione al consumo di alcolici in piazza Buozzi soprattutto nelle ore notturne. Vandalismi ed inciviltà crescenti da parte dei giovani sono stati segnalati anche da Loreta Prampolini del centro sociale Quadrifoglio. Anche la mancanza di rappresentanti della comunità straniera alla riunione non è passata inosservata. Dovrà essere proprio questo il primo e fondamentale passaggio per far tornare Pontelagoscuro coesa e sicura.

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