«Caro parcheggi, si poteva evitare. È stato un favore a Ferrara Tua»
Il Pd: «Dicono che i bilanci sono in buona salute e poi aumentano tasse e tariffe, prima l’Irpef e ora le tariffe per la sosta»
Ferrara «La giunta sostiene che i bilanci di Comune e aziende partecipate godono di buona salute, eppure aumentano tasse e tariffe»: a inizio anno «le addizionali Irpef» e ora i costi di sosta oraria e dei parcheggi comunali. Ed è proprio quest’ultimo rincaro «che sta facendo discutere e arrabbiare non pochi ferraresi». Il Partito democratico non rimane a sentire e si inserisce in un dibattito decisamente caldo, e non per le temperature che si registrano fuori.
Si fanno due domande i consiglieri Davide Nanni e Sara Conforti, cercando di mettere in ordine la questione: «Le nuove tariffe sono entrate in vigore il 1º luglio ma erano state definite già il 28 gennaio in una delibera approvata dalla giunta comunale. Per mesi la società pubblica che gestisce il sistema di sosta su strada e in struttura, Ferrara Tua spa, è stata silente». La notizia dei rincari è stata svelata «il 13 giugno con una breve comunicazione sul sito istituzionale», avviso fin troppo sbrigativo secondo il Pd: «Evidentemente quando si devono mettere le mani nelle tasche dei ferraresi per far cassa la macchina comunicativa di sindaco e assessori si eclissa velocemente. Solo alcuni cartelli attaccati sotto i parcometri di Rampari San Paolo per segnalare l’avvenuto “salasso” all’ignaro utente».
Un rapido sguardo tra le aree di sosta cittadine per rendersi conto dell’aggiunta: «Il parcheggio dei Diamanti triplica le tariffe e sarà a pagamento h24 pure nei giorni festivi, e i rincari gravano soprattutto sugli abbonati (un mese è passato da 26 a 90 euro, ndr). Per non parlare dei residenti – sottolineano i dem –: se in via Rampari di San Paolo, complici i lavori infiniti all’ex Mof e la presa d’assalto di chi in centro ci viene per le manifestazioni temporanee, trovare posto è sempre più difficile, anche nella zona di via Arianuova è prevedibile un copioso esodo diurno e serale dal Diamanti che inevitabilmente sottrarrà posti auto gratuiti nelle strade vicine. Infine, i pendolari che fruiscono del parcheggio in via del Lavoro si troveranno a pagare un obolo giornaliero di 2 euro senza la possibilità di abbonamenti agevolati».
Questo il panorama della sosta e da Nanni e Conforti emerge l’interrogativo: «A chi giova tutto ciò?». Domanda retorica: «Sicuramente alle casse di Ferrara Tua, che in questi anni ha generosamente sponsorizzato eventi e concerti patrocinati dall’Amministrazione comunale. Meno ai portafogli dei ferraresi. Si poteva evitare tutto ciò? Noi crediamo di sì».
Il Pd torna quindi a sfogliare le carte del Piano Urbano di Mobilità Sostenibile, «approvato dalla prima giunta Fabbri nel 2019», nel quale «l’obiettivo di realizzare nuovi parcheggi scambiatori e attestatori ai limiti della città storica era uno dei punti strategici». Tuttavia, «nonostante i milioni di euro piovuti nelle casse comunali grazie al Pnrr, poco o nulla è stato fatto. E nel bilancio 2025-2027 sono misteriosamente spariti 700mila euro già destinati a realizzare cinque nuovi parcheggi di attestamento».Il Pd non vende alcuna mobilità lenta ed ecologicamente sostenibile, con i ferraresi che «pagheranno l’inerzia della giunta». Si entra quindi in un vortice: «Parcheggi più cari, carenza di stalli per i residenti, principali assi viari della città congestionati dal traffico». Il Pd crede invece che «una migliore organizzazione del sistema urbano e azioni che possano implementare la mobilità sostenibile debbano tornare al centro del dibattito. Il Pums va attuato».