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Ferrara, il condominio di via Tognazzi casa dei senzatetto

Andrea Mainardi
Ferrara, il condominio di via Tognazzi casa dei senzatetto

I residenti della zona commerciale nei pressi di via Modena chiedono un maggior pattugliamento e di non essere abbandonati: «Sbandati bivaccano ormai da settimane»

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Ferrara Degrado ed accattonaggio. È con questo che i residenti del condomino “I Gelsi” di via Ugo Tognazzi devono fare i conti ormai da anni. La zona, retrostante la zona commerciale di via Modena, è in corso di riqualificazione e gli stessi abitanti parlano di vie tranquille e ben tenute.

Il problema però si presenta nelle aree comuni dei condomini alle quali si può accedere liberamente senza cancelli od ostacoli di sorta. Ad approfittarne sono sbandati e senzatetto che trovano rifugio sotto i porticati o persino nei giardini privati dei condomini a cadenza regolare. Non aiuta il fatto che la zona residenziale si trovi nel bel mezzo del “triangolo” tra le palazzine abbandonate di via Maffi e via Scalambra, l’ex distilleria Eridania e l’area commerciale anch’essa da tempo teatro di bivacchi.

Tutta l’esasperazione per questa situazione viene raccontata da Simone Fregonese, residente in uno degli appartamenti del piano terra che danno proprio sulla corte comune dell’edificio diventata rifugio ed a volte anche bagno di persone senza fissa dimora. «Partiamo dai danni fatti alla mia auto – spiega il residente – parcheggiata sotto casa a partire dal volante rubato o dal finestrino rotto. Abbiamo notato questo gruppo di persone che di giorno resta nella zona del centro commerciale, poi si spostano qui nel nostro condominio. Ho anche una bambina piccola e, quando esco di casa e trovo persone che dormono per terra a pochi metri non mi sento al sicuro. Senza contare poi – prosegue il residente – anche lo sporco che viene lasciato, con alcuni angoli del porticato o del giardino che vengono utilizzati come veri bagni a cielo aperto».

«Una volta – continua Fregonese – un giovane probabilmente ubriaco ha divelto una parte della recinzione nel mio giardino per poi addormentarsi lì. È diventata una zona di passaggio per persone poco raccomandabili e la cosa dispiace molto perché la zona è sempre stata tranquilla e negli ultimi anni c’è stata una buona riqualificazione. Noi residenti siamo preoccupati». Le forze dell’ordine sono state spesso chiamate in causa: «Ovviamente ci siamo rivolti a loro più volte, però servirebbe un pattugliamento maggiore della zona anche solo per deterrenza. In generale le risposte fornite non sono mai state particolarmente utili o comunque risolutive della problematica».

Non è facile trovare soluzioni: «È impossibile sapere lo stato psicofisico di queste persone, quindi non me la sento di affrontarli da solo. Cancelli? Anche questa soluzione non è praticabile dato che sono troppe le aree aperte che andrebbero recintate. Chiediamo semplicemente di non essere abbandonati» Spostandosi nella vicina area commerciale, alcune dipendenti locali confermano: «Da tempo sotto i portici vi è la presenza di persone che sono qui tutto il giorno a bere». Gli esercizi commerciali si sono dovuti dotare di una guardia di sicurezza per monitorare l’area, il che nell’ultimo periodo ha migliorato la situazione ma non abbastanza per impedire che il degrado arrivi anche nelle vicine abitazioni.