Lido Scacchi, casa da incubo per le vacanze: «Muffa e odore nauseante»
Dopo 10 ore di viaggio la brutta sorpresa per una famiglia slovacca. «Ce ne siamo andati. Poi un’agenzia locale ha salvato le nostre ferie»
Lido Scacchi Hanno prenotato la loro vacanza a Lido Scacchi lo scorso inverno, convinti di aver affittato una bella villetta dove trascorrere le ferie in questo mese di luglio. Ma una famiglia slovacca di cinque persone, dopo un viaggio lungo dieci ore, si è trovata in una sorta di casa da incubo. Una disavventura che ha visto il lieto fine solo grazie ad un’agenzia immobiliare del posto, la quale ha trovato last minute un appartamento degno di questo nome.
A raccontare quanto successo è la mamma: «Vogliamo aiutare altre famiglie a evitare la stessa frustrazione - ha scritto -. Siamo una famiglia con tre bambini e, sin da febbraio 2025, aspettavamo con entusiasmo le nostre vacanze estive in Italia. Dopo un viaggio di dieci ore, dalla Slovacchia, siamo arrivati a Lido Scacchi e aperta la porta di quella che sarebbe dovuta essere la nostra casa siamo rimasti completamente scioccati dalle condizioni dell’appartamento».
La prenotazione era stata fatta su una piattaforma del Nord Europa specializzata in affitti turistici. Le foto raccontavano, a quanto pare, tutt’altra realtà. «Siamo stati accolti da un odore insopportabile, tra cui prevalentemente muffa. Le pareti erano sporche e ammuffite mentre il piano della cucina appiccicoso». Un disastro: «Abbiamo trovato il divano rotto, sporco e macchiato dove doveva dormire nostro figlio e in generale l’ambiente era trascurato e non salubre». In più, «nostro figlio soffre di asma e mio marito ha gravi allergie – questo posto era semplicemente pericoloso per la nostra salute - va avanti la donna -. Da sabato a martedì abbiamo provato ripetutamente a contattare sia la società che ci aveva dato l’appartamento che il responsabile locale senza però avere alcuna risposta concreta. Nessuno insomma si è preso la responsabilità».
Restare in quella villetta? Impossibile. «Alla fine abbiamo deciso di andarcene e abbiamo chiesto solo il rimborso di 70 euro, che avevamo pagato all’arrivo come spesa di pulizia – per un alloggio che chiaramente non era stato pulito in modo adeguato. La loro reazione? Ci hanno evitato, ignorato telefonate e messaggi. Hanno perfino fissato un incontro per la restituzione delle chiavi, ma non si sono mai presentati».
E, «cosa ancora più grave, ci hanno minacciato di chiamare la polizia se non avessimo restituito le chiavi anche se il soggiorno era già pagato e loro non hanno fatto nulla per risolvere la situazione». «Da martedì, per fortuna, siamo in un altro appartamento pulito e sicuro. Intanto, grazie anche alle forze dell’ordine, siamo riusciti ad ottenere il rimborso perché non abbiamo mollato». Insomma, alla fine la vacanza è salva ma, come già successo negli anni scorsi ed altre famiglie, le ferie hanno rischiato di trasformarsi in un incubo.
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