Cuccioli di lupo a Lido Estensi e Masi Torello. «Si spostano per cercare un compagno»
Avvisamenti in Valle Capre e nei campi sulla via Portuense. Il loro cibo preferito sono le nutrie, qui presenti in grande quantità. L’Ente Parco: «Lupo e uomo sono e devono restare indifferenti l’uno all’attività dell’altro e viceversa»
Lido Estensi e Masi Torello Giovane esemplare di lupo avvistato tra la vegetazione spontanea che circonda gli argini vallivi di Valle Capre al Lido Estensi. L’avvistamento risale ai giorni scorsi ed è subito diventato virale sul web, mentre oggi (23 luglio) un altro cucciolo è stato fotografato nei campi tra Masi San Giacomo e Gambulaga, sulla via Portuense di fronte all’azienda Vetroresina. Ma tra interrogativi e paure ataviche, che affondano le radici nella notte dei tempi, l’Ente di gestione per i parchi e le biodiversità – Delta del Po, punta a fare chiarezza e a stemperare gli animi.
Negli ultimi tre o quattro anni gli avvistamenti si sono moltiplicati nel Basso ferrarese, perché «i gruppi ormai stabili di Argenta ed Ostellato – ricorda Massimiliano Costa, direttore dell’ente Parco -, si riproducono ogni anno e, dopo che i figli ormai adulti, li hanno aiutati a svezzare fratelli nuovi nati, vengono allontanati dal gruppo e divengono erratici, solitamente solitari, a volte con un fratello. Si spostano – precisa Costa- per cercare compagni e luoghi idonei in cui fondare una nuova famiglia». Mentre i gruppi stabili cercano nella fauna selvatica il loro banchetto preferito, gli esemplari erratici “sono più opportunisti” e possono puntare, talvolta, sugli animali domestici. L’allarmismo è inutile e deleterio. Lupo e uomo sono e devono restare vicendevolmente indifferenti l’uno all’attività dell’altro e viceversa. Da un anno a questa parte gli avvistamenti hanno interessato le zone rurali ed isolate del Mezzano, ma anche quelle agricole, a ridosso di centri abitati, come di recente, è avvenuto ad Ostellato, sino alle aree boscate e pinetate del Lido Volano e del boscone della Mesola. Nutrie e daini sono tra le prede privilegiate della caccia messa in atto dai lupi, per procacciare, anche alla prole, scorte di cibo fresco.
«La dieta dei gruppi stabili nel Parco è stata studiata assieme all’Università di Ferrara – sottolinea il direttore del Parco del Delta -, con il risultato che due dei gruppi presi in esame basano la propria dieta proprio sulle nutrie. Il gruppo di Argenta, a volte, preda anche caprioli e cinghiali, ma in minima parte, mentre quello di Ostellato si nutre esclusivamente di nutrie». È buona norma, tuttavia, tutelare gli animali domestici ricoverandoli in recinti o strutture chiuse (ovili, pollai) e in casa o in garage, quando si tratta di cani e gatti. Da scongiurare l’impiego di veleno, in quanto si tratta di un reato perseguibile penalmente, dal quale potrebbero derivare pure conseguenze gravi per bambini che, malauguratamente dovessero ingerire bocconi destinati ai lupi. Sulle strade della provincia, compreso il raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi, tra gli esemplari di fauna selvatica investiti in quest’ultimo anno, figurano anche un lupo, un cinghiale e diversi tra daini e caprioli. Si consiglia, in generale, di non lasciare cibo fuori dalla case (come potrebbe essere il sacchetto dell’umido) perché ovviamente questi animali sono attirati dall’odore.
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