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Dopo due mesi

Ferrara, piazza Ariostea verso la "liberazione". «Erba disastrata», ma nessun ripristino

Stefano Ciervo
Ferrara, piazza Ariostea verso la "liberazione". «Erba disastrata», ma nessun ripristino

Via il palco dei maxi-concerti, il cantiere si sta ormai ritirando dopo oltre due mesi off limits. Sconforto tra i civici:
«I turisti parlano di catino pieno di terra»

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Ferrara Ancora ieri sera c’erano addetti e bobcat al lavoro nell’ultima area di cantiere rimasta in piazza Ariostea, la fettina che ospitava il palco e parte del loggiato, ma la ormai completata “liberazione” dell’area dopo oltre due mesi (il Palio e poi il Summer Festival) ha consentito a tutti di osservarne dal vivo le condizioni. I gradoni di gran parte dell’ovale, intere aree del prato centrale, soprattutto a ridosso del lato sud e vicino alla zona del palco, appaiono prive di erba, con la terra che affiora e in certi punti la fa proprio da padrona.

Rispetto alla situazione del Parco Bassani l’indomani del concerto di Springsteen, due anni fa, le differenze sono evidenti, in quanto nel 2023 il concerto si svolse in piena emergenza maltempo, e i ristagni d’acqua segnarono in maniera profonda l’intera area di cantiere, rendendo indispensabile un intervento in profondità che andò avanti per buona parte dell’estate. Per piazza Ariostea, però, non sembra alle porte nemmeno un minimo maquillage: «Al momento non abbiamo in programma alcun intervento, né sono giunte richieste particolari da parte del Comune - sottolinea Luca Cimarelli, amministratore di Ferrara Tua - Non c’è più erba? In buona parte si tratta di un fenomeno stagionale, in quanto non piove in maniera importante da tempo e un po’ tutti i terreni erbosi sono in sofferenza, anche quelli di fronte ai nostri uffici. Confidiamo che piazza Ariostea torni spontaneamente in una condizione di normalità». Non è all’ordine del giorno nemmeno il ripristino delle siepi storiche che facevano da cornice al prato, tagliate nell’estate del 2022, con la prima “ondata” di maxi-concerti, «non abbiamo mai ricevuto richieste in questo senso» conferma Cimarelli.

Più di un occhio agli spicchi progressivamente liberati da cantieri lo stanno dando, comprensibilmente, i residenti riuniti nel gruppo social “Ariostea libera”, e gli esiti dei primi monitoraggi sono sconfortanti. «Il manto erboso è evidentemente disastrato in molti punti - annota Mariasilvia Accardo, referente dei civici - e lo notano tutti: una nostra aderente si è sentita dire da un gruppo di turisti italiani, nel porre piazza Ariostea come riferimento per indicazioni stradali, “ah, quel catino pieno di terra?”». I civici affermano di aver «chiesto ufficialmente in Comune se vi è intenzione di effettuare lavori di ripristino, e ci risulta che anche consiglieri di opposizione si stiano muovendo: ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta».

I civici hanno proseguito fino a qualche giorno fa la raccolta di firme contro i maxi-concerti in piazza Ariostea, «sempre in presenza, non online: abbiamo superato le 600 adesioni, dopo le ferie ricominciamo». L’intendimento è di consegnarle poi a Palazzo Municipale. 

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