A Ferrara ambulanze rotte e da sostituire. Incognita Voghiera Soccorso
Manutenzione, la direttrice Natalini: «Rapporto più difficile con le officine»
Ferrara Sarà l’estate delle ambulanze che si rompono, che vengono aggiustate, che stanno troppo in officina, che devono essere sostituite, che sono state acquistate e che devono essere consegnate. Il tema è da settimane all’ordine del giorno, sia della cronaca, anche politica, che dell’attività sindacale.
L’ultima organizzazione dei lavoratori intervenuta sull’argomento è la Fials. «È in crisi anche il potenziamento estivo delle ambulanze della riviera di Comacchio, da 2 ambulanze a 1 nel turno di notte, da 3 a 2 di giorno per il ripetersi di avarie, numericamente scarse per fare fronte all’incremento della popolazione in vacanza ai Lidi», ha scritto il sindacato. L’Asl replica che il potenziamento c’è stato e che sono in arrivo due mezzi nuovi. Il punto vero è che l’organizzazione del servizio, fondamentale perché si tratta di soccorso d’emergenza sanitaria, sembra essere arrivata ad un punto di svolta e forse andrà incontro, a breve, a nuove riorganizzazioni.
I malanni degli ultimi giorni sono noti. Tra gli addetti ai lavori la situazione di difficoltà è conclamata e anche – per altri motivi, almeno quelli esplicitati – negli uffici della direzione. Domenica scorsa si sono guastate un’ambulanza a Ferrara e una a Comacchio, entrambe di proprietà Asl/118, con personale autista più infermiere. A Comacchio il mezzo in convenzione di Voghiera soccorso è stato trasformato in mezzo infermieristico accogliendo l’equipaggio (autista soccorritore più infermiere) dell’Asl rimasto a piedi. A Ferrara uno dei mezzi convenzionati ha accolto a bordo il personale a piedi dell’Asl. In sostanza due ambulanze in meno sul territorio, fortunatamente in una domenica che per il 118 è stata relativamente tranquilla.
Lunedì altro guasto, questa volta dell’ambulanza di Argenta: per circa un giorno sono dovuti entrare in campo mezzi delle associazioni di volontariato. Ma anche un’ambulanza a Ferrara, da alcuni giorni, viene sostituita da un veicolo attrezzato della Cri. In questi casi il personale Asl e 118 sale a bordo dei mezzi sostitutivi, dove è già presente un autista soccorritore. Ma per avere un quadro più preciso della situazione occorre allargare il campo. Il 15 luglio scorso, durante la riunione della Conferenza socio-sanitaria territoriale, la direttrice di Asl e Sant’Anna, Nicoletta Natalini, ha risposto ad alcune richieste dei rappresentanti del territorio e una di queste riguardava la manutenzione delle ambulanze. «Siamo un po’ in difficoltà – ha dichiarato la direttrice generale – Sono cambiate le modalità della presa in carico da parte delle officine. Per i mezzi da riparare si prendono appuntamenti entro otto giorni, poi c’è il tempo necessario per la riparazione, e qualche volta il mezzo deve rientrare dal manutentore». Una situazione che ha spinto l’azienda a programmare un ampliamento del parco macchine: «Oltre alle ambulanze in arrivo altre due sono state messe in preventivo per il 2026. Stiamo attuando un piano di sostituzione progressivo». Che dovrebbe ridurre, quindi, anche il ricorso alle officine.
Infine c’è la questione, ancora aperta, dell’associazione Voghiera Soccorso. Da quanto si apprende in via ufficiosa i controlli effettuati sulla gestione del personale da parte dell’associazione potrebbero, entro qualche giorno, modificare l’assetto del servizio con la riattribuzione di postazioni fra i diversi soggetti che hanno partecipato al bando per la parte di emergenza sanitaria affidata a mezzi e personale del volontariato. Un’altra potenziale “grana” con risvolti, non solo sanitari, ancora da definire.
Gi.Ca.
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