Muore in mare dopo l’escursione sugli scogli. Tragedia a Lido Nazioni
L’uomo di 51 anni è stato visto finire sott’acqua all’improvviso. L’episodio in un tratto di spiaggia libera, con i bagnini degli stabilimenti vicini intervenuti immediatamente ma ogni tentativo di rianimazione è stato vano
Lido Nazioni Ancora una tragedia del mare. Valerii Baranov, turista moldavo di 51 anni, è deceduto questo pomeriggio mentre rientrava da un'escursione attorno agli scogli che delimitano l'area di balneazione nella spiaggia libera del Lido Nazioni. Il dramma si è consumato poco dopo le 17 davanti agli occhi attoniti di parenti e turisti, che stazionavano in un tratto di arenile pubblico, confinante con il Bagno Galattico. Assieme all'uomo stavano facendo rientro a riva, con alcuni galleggianti, alcuni bimbi, figli di parenti con i quali il cittadino moldavo si era recato in spiaggia. Un altro bagnante, in piedi sulla tavola da sup, aveva notato la scena, riferendo che l'uomo prima di finire sott'acqua non avesse sbracciato e non avesse gridato. La testimonianza avvalora l'ipotesi di un malore improvviso, purtroppo letale, sopraggiunto durante il ritorno a riva.
Immediatamente, dai vicini Bagno Galattico e Oasi si sono attivati i due assistenti ai bagnanti Michele Ciociola e Chiara Chierici del Cus Salvataggio. A colpi di remi, con il loro moscone hanno raggiunto lo spazio acqueo in cui il 51enne era stato visto precipitare sul fondo. Una volta intercettato e issato a bordo, l'uomo, che non dava segni di vita, è stato rapidamente trasportato a riva, dove i bagnini, anche con l'ausilio del defibrillatore in dotazione nella postazione del Bagno Galattico, hanno tentato di rianimare l'uomo. Dalla stessa spiaggia dello stabilimento balneare sono accorsi un medico e un infermiere fuori servizio, per proseguire le manovre di rianimazione cardio-polmonare in attesa dell'arrivo dei soccorritori del 118. Oltre all'ambulanza e all'automedica dell'ospedale del Delta è stata mobilitata anche l'eliambulanza di Ravenna, ma l'intervento, di lì a poco, è stato annullato, in quanto il turista non si era ripreso. I reiterati tentativi di ripristinare il battito cardiaco al cittadino moldavo, giunto in Italia solo per trascorrere una vacanza al mare, purtroppo non hanno sortito l'effetto sperato. Sul posto, per tutti gli accertamenti di rito, è giunta anche un'unità da terra della Guardia Costiera di Porto Garibaldi.
Incredulità e disperazione hanno preso il sopravvento tra gli amici ed i familiari di Baranov, il quale, in attesa dell'arrivo del necroforo, è stato adeguatamente protetto con lenzuolo bianco ed alcuni lettini messi a disposizione dal bagno Galattico. All'imbrunire, poco prima delle 20, dopo il benestare telefonico del magistrato di turno, la salma del turista moldavo è stata rimossa dalla spiaggia e trasportata all'Istituto di Medicina Legale dell'ospedale di Cona, dove è già a disposizione dell'Autorità Giudiziaria ai fini degli accertamenti autoptici. Sarà proprio dall'autopsia che arriveranno riscontri sulle cause che hanno provocato il decesso.
L'episodio riporta alla ribalta una vecchia, annosa querelle, relativa alla mancanza del servizio di salvataggio nei tratti di spiaggia libera. Come disciplinato dall'ordinanza balneare regionale, l'attivazione del servizio è obbligatoria solo nei tratti di arenile in concessione, ossia quelli occupati dagli stabilimenti balneari. Un caso analogo risale al 14 giugno scorso, quando un sedicenne, Aymane Ed Dafali, perse la vita nel canale Logonovo per tentare di soccorrere una coppia in difficoltà.