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Morto davanti al San Camillo di Comacchio: il caso finisce in Regione

Katia Romagnoli
Morto davanti al San Camillo di Comacchio: il caso finisce in Regione

La vittima aveva raggiunto la Casa di Comunità credendo fosse un Pronto soccorso. Gianella (FdI): «Non un errore di percorso»

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Comacchio «Quanto successo domenica mattina a Comacchio è gravissimo e non può essere archiviato come un semplice errore di percorso. Se un cittadino, o peggio ancora un turista che non conosce il territorio, cerca su Google un pronto soccorso ha il diritto di trovare informazioni corrette. Come è possibile che a distanza di anni dalla chiusura del reparto d’emergenza al San Camillo, l’indicazione risulti ancora attiva online? Perché le autorità sanitarie non hanno richiesto una correzione?».
Gli interrogativi del consigliere regionale Fausto Gianella (FdI) rimbalzeranno in una interrogazione, che lo stesso esponente politico gorese presenterà all’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna. «Pur condividendo l’appello dell’Ausl a chiamare sempre il 112 in caso di emergenza, è impensabile avere informazioni sbagliate e potenzialmente pericolose – incalza Gianella –, come in questo caso. Viviamo in un’epoca in cui il primo gesto istintivo, specie per i più giovani o per chi si trova in un luogo che non conosce, è digitare su uno smartphone. Il digitale non può essere un alleato solo quando fa comodo». Sulla scia dell’interrogazione urgente che il consigliere comunale Bruno Calderoni, capogruppo di Fratelli d’Italia, presenterà nell’aula del Consiglio comunale lagunare, Gianella intende muoversi nella medesima direzione.
Nel frattempo, la salma di Adamo di Natale, lo sfortunato turista 55enne di Cologno Monzese, è già stata assegnata nella disponibilità dei familiari, che, a loro volta, la trasferiranno al paese di residenza per celebrare le esequie. «La mia vicinanza va ai familiari, mi auguro che tragedie così non succedano mai più. Senza alcuna speculazione politica – chiude Fausto Gianella –, ora dobbiamo lavorare per tutelare maggiormente la salute e la sicurezza dei cittadini, dei residenti e turisti».
In questi giorni, l’azienda Ausl ha rimarcato come le informazioni sanitarie precise siano reperibili «solo sui siti ufficiali delle aziende sanitarie, che danno garanzia di qualità e veridicità delle stesse». Permane e viene ribadita la raccomandazione, in caso di emergenza-urgenza, a contattare il 112 (numero unico di emergenza che ha sostituito il 118). Nell’avviso distribuito in occasione del servizio di guardia medica estiva è specificato che in caso di dolore al petto non ci si deve rivolgere al Cau, ma va chiamato l’intervento di un’ambulanza. 

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