Il nuovo padiglione dell’ospedale di Argenta prende forma, come sarà
Sostenibile, sicura e moderna: l’ala in costruzione ospiterà ambulatori, studi medici e la Radiologia. Il dirigente Giovanni Peressotto: «Edificio con microclima all’avanguardia»
Argenta «Ho l’impressione che gli argentani non abbiano ancora capito che cosa si stia costruendo nel loro ospedale». La frase è uscita da qualche bocca che ieri mattina faceva parte degli ospiti che, in anteprima, hanno visitato il cantiere dove si sta costruendo il nuovo padiglione ospedaliero del “Mazzolani Vandini” di Argenta. Vero o no, di certo sta andando in porto un progetto molto dibattuto da ormai tre anni a questa parte. Ecco allora alcuni numeri che ben danno la portata dei lavori i quali dovrebbero concludersi entro il 2026 ai quali seguiranno poi l’installazione di arredi ed apparecchiature. Le opere edili riguardano 3.700 mq su due piani e 220 mq della camera calda del pronto soccorso, quest’ultimo al piano terra assieme alla nuova radiologia.
Il volume d’intervento è di 25.900 metri cubi distribuito su due piani. La destinazione d’uso è per il triage, quattro ambulatori (codice rosso e osservazione), di attesa e locali per il personale. La nuova Radiologia avrà sale esame dedicate alla Tac, due telecomandati, quattro ambulatori, studi medici e sala gessi senza dimenticare che, con un ulteriore investimento strategico, sarà implementata la sostituzione della risonanza magnetica e la contestuale realizzazione degli spazi funzionali connessi.
Il primo piano saranno realizzate le nuove degenze (22 posti letto, a completamento 52 posti letto) che avranno una organizzazione spaziale e dei percorsi interni tale da consentire un utilizzo flessibile per la collocazione dei reparti.
Il totale degli interventi ammonta a 16.500.000 euro derivanti dal Pnrr, finalizzati a migliorare la qualità dell’offerta sanitaria e la funzionalità degli ambienti ospedalieri del Mazzolani. Prima di cementare, si è dovuto demolire alcuni corpi di fabbrica esistenti e nel dettaglio Giovanni Peressotti, direttore del dipartimento tecnico e delle tecnologie sanitarie, ha tenuto a precisare che «gli interventi, oltre a migliorare la qualità dell’offerta sanitaria, risponderanno a tutti i criteri di efficienza energetica portando alla realizzazione di un padiglione “green” ad elevatissimo risparmio e di sistemi di controllo del microclima di ultima generazione».
«Vogliamo offrire alla comunità – aveva anticipato la direttrice generale dell’Usl Nicoletta Natalini – una struttura ospedaliera ancora più vicina ai bisogni dei cittadini, sicura, dotata di tecnologie all’avanguardia e che guarda al futuro anche in termini di sostenibilità. Il tipo di servizi che saranno organizzati all'interno, saranno adeguati per rispondere ai bisogni di salute della cittadinanza, poiché cambiando le caratteristiche della popolazione variano anche le esigenze».
Ovviamente entusiasta il sindaco Andrea Baldini: «Per noi è un momento importante e anche molto emozionante. Serviranno ancora mesi prima che la struttura sia utilizzabile, però oggi cominciamo a vederne le linee e cominciamo anche a dare un segnale alla popolazione sul fatto che questo intervento è importante e presto sarà a disposizione della comunità».
«Demolire e ricostruire – ha concluso Alessio Zanetti, della Gemmo Spa – è stata una scelta coraggiosa ma lungimirante da parte dell’Azienda sanitaria con la quale è stato possibile lavorare predisponendo una progettualità importante e che ci ha permesso poi di proseguire spediti con l’andamento dei lavori».
Sui giorni e gli orari di operatività della radiologia la direttrice Natalini, ha risposto che «lo vedremo al momento e a seconda delle esigenze». Riguardo alla viabilità, un argomento molto discusso in passato con ingresso delle ambulanze su via Cristo, il sindaco Baldini ha detto che «la statale 16 si farà ma non subito quindi vedremo strada facendo». Infine, la vituperata camera mortuaria da anni in attesa di ristrutturazione: «I lavori partiranno non appena termineranno questi del nuovo padiglione».
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