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Ferrara, Renzo lascia il bar-edicola in San Giovanni dopo 30 anni

Margherita Goberti
Ferrara, Renzo lascia il bar-edicola in San Giovanni dopo 30 anni

Ieri è stato l’ultimo giorno di Renzo Faccini nel locale di piazzale San Giovanni: «Vado in pensione con 50 anni di lavoro, mi dedicherò al volontariato»

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Ferrara «A 68 anni e con circa 50 anni di lavoro sulle spalle, è giunto il momento di andare in pensione». Renzo Faccini titolare dell’Edicola Bar di piazzale San Giovanni dove è rimasto per 30 anni, da oggi ha ceduto l’attività ad una giovanissima ragazza di 19 anni che gli subentrerà così da non interrompere neppure per un giorno il servizio alla sua clientela. «In realtà nonostante i numeri – prosegue – ho un problema alle ginocchia che non mi reggono più e quindi devo farmi operare. Questo è principalmente il motivo per cui sono stato costretto a cedere perché in realtà mi dispiace molto dover rinunciare ad un lavoro che mi piaceva molto».

E se Faccini dichiara una cosa del genere lo fa a ragion veduta in quanto lui di lavori ne ha fatti prima diversi. «Ho iniziato come impiegato nella ditta Romea Petroli- ricorda - ma non mi trovavo bene. Un lavoro che mi andava stretto così mi sono licenziato ed ho aperto un bar nella Casa del popolo di Malborghetto di Boara dove sono stato per circa tre anni, proprio come quelli che ho passato da impiegato. Ma anche questa esperienza non mi ha conquistato del tutto ed infatti ho compiuto un altro salto di qualità aprendo la Trattoria al Centro Diamante di Pontelagoscuro proprio dietro Nonno Papero, dove ho resistito per sette anni. Oggi è chiusa. Il mio spirito d’avventura o meglio di ricerca di quello che veramente mi piaceva fare ha trovato finalmente pace con questa Edicola Bar dove sono rimasto per trent’anni, la dimostrazione che era il mio lavoro ideale».

Il suo locale, infatti, realizzato dentro una struttura in ferro, sta proprio al centro del crocevia di piazzale San Giovanni, trasformandolo in un punto di riferimento importante per chi passa di lì. Oltre alla rivendita di giornali, cartoleria ed altri oggetti, il bar completa il servizio che il signor Renzo offre ai clienti con i quali ha instaurato in tanti anni di presenza un rapporto di amicizia, facilitando quelle quattro chiacchiere che completano il legame con il prossimo.

«In questi anni le cose sono andate sempre bene tranne quando ci fu il Covid – è il suo bilancio – allora fu davvero difficile riprendere il lavoro ma grazie al bar che ancora oggi è la maggior fonte di sostentamento, sono riuscito a superare tutte le difficoltà. Oggi le vendite dei giornali sono calate notevolmente perché i giovani preferiscono l’online e i vecchi tendono inevitabilmente a diminuire. Nonostante ciò la mia Edicola Bar mi mancherà. Dopo l’intervento alle ginocchia ho già pensato che mi dedicherò al volontariato perché con le mani in mano non ci so stare. Non farò però “l'umarel” ovvero quel pensionato che va nei cantieri dove gli altri lavorano e con le mani dietro la schiena critica tutto dicendo che lui faceva in altro modo. Mi dedicherò a qualcosa di utile». E in tanti ieri lo hanno salutato con gratitudine. 

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